Sabato 25 ottobre, alle ore 17, nella “Sala Cinese” della Reggia di Portici, sede del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’ambito della manifestazione “Eruzioni del Gusto”, si è tenuto l’incontro dal titolo “Enoturismo in Campania: strumento di valorizzazione e marketing” promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
Il convegno, moderato dal giornalista Carmine Maione, è stato incentrato sulle case history delle cantine del territorio impegnate nell’enoturismo, rappresentando, così, un’occasione di confronto e condivisione tra produttori, consorzi e operatori del settore per valorizzare le esperienze di successo e le buone pratiche attive in Campania.
Ad aprire il talk Maria Paola Sorrentino, presidente del Movimento Turismo del vino Campania, che ha evidenziato il valore del “vino come risorsa turistica e culturale, in un momento in cui la cantina è non solo più considerata produttrice di vino ma anche erogatrice di servizi esperienziali ed emozionali che diventano motore anche per l’economia”.
Concorde Michele Farro, presidente del Consorzio dei Campi Flegrei e Ischia: «L’enoturismo, in una regione che ha tanto da offrire, è un valore aggiunto per l’economia – ha dichiarato – perché la nostra cultura e storia sono tanto importanti da poter essere sottoposti ad una platea internazionale. Dobbiamo essere fieri delle potenzialità espresse dalla nostra Campania ed avere una unità di intenti».
Raffaele La Mura, presidente del Consorzio Produttori Penisola Sorrentina Dop, si è concentrato sulla propria zona di competenza: «abbiamo potenzialità inespresse in Penisola – ha aggiunto- perché abbiamo dimenticato molto spesso di far vedere ai turisti chi siamo e chi è il popolo che vive il territorio con tutte le sue tradizioni. Non dobbiamo aver paura di dare la nostra offerta enoturistica perché abbiamo prodotti e lavoratori eccezionali e dobbiamo imparare a farli riconoscere».
Dalla penisola sorrentina alle falde del Vesuvio, un percorso tracciato da Ciro Giordano, presidente del Consorzio Vini del Vesuvio: «Tante aziende della nostra zona hanno diversificato, potendo concentrarsi sui concetti di Enoturismo ed accoglienza – queste le sue parole – potendo anche beneficiare della collaborazione ed agevolazione legislativa messa in campo dalla Regione Campania».
Bisogna mettere, dunque, in campo numerose strategie perché il settore enoturistico campano possa continuare a fiorire, tra queste quella che passa per la formazione, come specifica Pietro Iadicicco, rappresentante Ais Campania: «Siamo partner della Regione Campania nella formazione dei sommelier – ha detto – perché formare è importante per i partecipanti ma anche per le aziende che colgono il valore importante di questi incontri, come Casa Setaro e Azienda Iovino che prossimamente ospiteranno i corsi che sono già risultati sold out».
Sicuramente, la Regione Campania non smetterà mai di credere nel progetto di valorizzazione del settore Enoturistico, come confermato da Luciano D’Aponte, dirigente per la Valorizzazione e Promozione della Regione Campania, che ha ricordato “l’impegno costante di Palazzo Santa Lucia in materia legislativa e la costante collaborazione con i Consorzi campani di tutela del vino”.

