Napoli, “Sbam – Incontri ravvicinati” tra biblioteche, intelligenza artificiale e innovazione culturale

di Redazione

Napoli – Biblioteche, conservazione, territorio, comunità, intercultura, intelligenza artificiale, innovazione. Saranno questi i temi centrali della quinta edizione di Sbam – Incontri ravvicinati, il meeting annuale promosso dalla Fondazione San Bonaventura, in programma a Napoli venerdì 24 e sabato 25 ottobre nella Biblioteca “Fra Landolfo Caracciolo”, nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, in via Tribunali.

L’evento, che si inserisce nelle celebrazioni per i 2500 anni di storia di Napoli, rappresenta un punto di riferimento per operatori culturali e professionisti del mondo delle biblioteche, degli archivi e dei musei. Un luogo d’incontro e confronto, reale e ideale, dove condividere esperienze, riflettere sulle trasformazioni del settore e immaginare nuove prospettive per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Come ha spiegato Luigi Arrigo, direttore della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino di Piedimonte Matese e vicepresidente della Fondazione San Bonaventura, nonché curatore dell’edizione 2025, “questa edizione si inserisce nel solco degli eventi promossi per il bimillenario di Napoli. Abbiamo deciso di partire dedicando un focus proprio all’importanza che Napoli e le testimonianze documentali raccolte nei suoi tanti istituti culturali hanno per la cultura italiana e non solo, creando poi un ideale ponte verso il futuro affrontando le nuove sfide che il cosiddetto ‘digitale evoluto’ e l’intelligenza artificiale pongono al ruolo di mediazione dell’operatore culturale”.

Il programma della due giorni – I lavori si apriranno venerdì 24 ottobre, alle ore 10, con la prima sessione intitolata “Sbam: Incontri ravvicinati”, introdotta dai saluti istituzionali e dal dialogo “2500… Archivi, Biblioteche e Musei: un ponte per il futuro!” con gli interventi di Gabriele Capone (Soprintendenza archivistica e libraria per la Campania) e Vittoria Fiorelli (Università Suor Orsola Benincasa). A moderare sarà Luca Di Lello della Fondazione San Bonaventura.

Nel pomeriggio, alle ore 15, la seconda sessione aprirà con Il vaso di Pandora, dedicata alla presentazione delle buone prassi finaliste del Premio Maneant per la sezione Biblioteche. Interverranno Sonia Mastrogiovanni e Maria Guida con il progetto Cammini di conoscenza: giovani, libri e territori nelle aree interne (Biblioteca Ing. Guida ETS Il Giardino Segreto APS – Roccaromana, Caserta) e Apollonia Califano con Il fascino delle illustrazioni antiche nelle mostre virtuali (Biblioteca Sant’Alfonso – Pagani, Salerno).

Alle ore 15.30 sarà il momento del focus Raccolte digitali evolute: dal patrimonio alle narrazioni partecipate, a cura di Matteo Al Kalak (Università di Modena). Seguirà, alle ore 16, il tavolo di lavoro Patrimoni digitali e co-creazione dell’identità culturale: il ruolo delle banche dati e delle piattaforme partecipative, con Giuliano Romalli (Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library) nel ruolo di discussant. Interverranno Antonella Negri (Digital Library), Giulio Blasi (Horizons Unlimited SpA), Fabrizio Pedroni (Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali) e lo stesso Matteo Al Kalak. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 18.

Le sessioni del 25 ottobre – La giornata di sabato si aprirà alle ore 10 con la terza sessione dedicata ancora a Il vaso di Pandora, con la presentazione delle buone prassi finaliste del premio Maneant per la sezione Musei. Interverranno Daniele Napolitano con A+M+A – La Biennale delle Arti di Maddaloni (Museo civico di Maddaloni, Caserta) e Giuseppina Rescigno con Mat – Museo del Matese (JustMO’ impresa culturale e creativa – Sepino, Campobasso).

Alle ore 10.30 seguirà il focus Intelligenza artificiale e patrimonio culturale: nuove prospettive per la mediazione professionale, a cura di Damiano Orru (Università di Roma Tor Vergata – Biblioteca Vilfredo Pareto). Alle ore 11 prenderà il via il tavolo di lavoro Chi media chi? Cultura, intelligenza artificiale e il rischio della delega cieca, con Federico Valacchi (Università di Macerata) come discussant e gli interventi di Giovanni Solimine (Sapienza Università di Roma), Johanna Monti (Università di Napoli “L’Orientale”), Giuseppe Vassallo (Monaci Digitali), Damiano Orru (Università di Roma Tor Vergata) e Pio Manzo (presidente AIB Campania).

Nel pomeriggio, dalle ore 15, il focus Percorsi culturali e narrazioni storiche: l’apporto dell’intelligenza artificiale nella valorizzazione del patrimonio culturale di Napoli e della Campania. Una sperimentazione a partire dalle basi dati Ecomic sarà curato dalla Digital Library e introdotto da Andrea De Pasquale, direttore della Direzione generale digitalizzazione e comunicazione del Ministero della Cultura.

Parteciperanno Antimo Cesaro (Università Luigi Vanvitelli), Daniele Ferraiuolo (Università di Napoli “L’Orientale”), Giulio Sodano (Università Luigi Vanvitelli), Gabriele Capone (Soprintendenza archivistica e libraria per la Campania) e Fabio Brandi (Università di Cassino e del Lazio meridionale).

L’edizione 2025 si concluderà con la consegna del Premio Maneant e un brindisi di congedo, suggellando due giornate di confronto dedicate al futuro del patrimonio culturale tra tradizione, innovazione e intelligenza artificiale.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico