Migranti, barcone si capovolge al largo della Tunisia: 40 morti, neonati tra le vittime

di Redazione

Quaranta vite inghiottite dal Mediterraneo in pochi minuti: l’imbarcazione su cui viaggiavano migranti di origine subsahariana si è capovolta al largo di Salakta, nel governatorato di Mahdia, in Tunisia. A confermarlo alla radio tunisina Mosaïque FM è il portavoce del tribunale di Mahdia, Walid Chatrbi. La guardia costiera è riuscita a trarre in salvo 30 persone, ma tra le vittime figurano anche alcuni neonati.

Secondo quanto riferito, la barca – un’imbarcazione di fortuna in ferro – è colata a picco non lontano dalla costa di Salakta. A bordo c’erano decine di persone partite in direzione delle rotte centrali del Mediterraneo. Il ribaltamento è stato improvviso e non ha lasciato scampo a molti dei passeggeri. Le unità della guardia costiera hanno raggiunto l’area del naufragio riuscendo a recuperare almeno trenta sopravvissuti. Le operazioni in mare sono proseguite per ore, tra recuperi e perlustrazioni in un tratto di acqua segnato da correnti e relitti dell’imbarcazione.

La procura di Mahdia ha disposto l’apertura di un’inchiesta per ricostruire dinamica, responsabilità e punti di partenza dell’ennesimo viaggio verso l’Europa. Al vaglio anche le condizioni del natante e le modalità con cui è stato organizzato il trasferimento dei migranti.

Da mesi non si registravano tragedie di queste dimensioni nel Mediterraneo. La scorsa estate, al largo di Lampedusa, il rovesciamento di un barcone costò la vita a 27 persone. Il naufragio di Salakta si colloca tra gli incidenti più gravi del 2025 per numero di vittime e riporta l’attenzione sull’insicurezza delle traversate e sull’urgenza di interventi coordinati lungo le rotte di fuga.

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