‘Ndrangheta, confisca da 1,6 milioni a imprenditore legato a cosca Accorinti

di Redazione

Una confisca pesante mette un sigillo su anni di inchieste: le Fiamme gialle di Catanzaro hanno dato esecuzione al decreto del Tribunale di Catanzaro, parzialmente modificato dalla Corte d’Appello, che dispone la confisca definitiva di terreni, fabbricato e quote di una compagnia di navigazione di Briatico (Vibo Valentia), beni intestati e/o riconducibili a un soggetto ritenuto contiguo alla cosca “Accorinti”. Valore complessivo: oltre 1 milione e 600mila euro.

Il provvedimento – La misura patrimoniale colpisce un appezzamento di terreno con sovrastante fabbricato e le partecipazioni nella compagnia di navigazione di Briatico, inclusa la pertinente quota di patrimonio aziendale. Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro e, in parte, riformato dalla Corte d’Appello di Catanzaro, confermando la confisca definitiva dei cespiti.

Le indagini – Le attività di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura distrettuale di Catanzaro, hanno ricostruito il ruolo della consorteria mafiosa “Accorinti”, appoggiata dalla cosca “Mancuso” di Limbadi/Nicotera (Vibo Valentia), nell’ingerenza nel business delle mini-crociere verso le isole Eolie attraverso la stessa compagnia di navigazione.

La condanna – L’uomo, ritenuto vicino alla cosca “Accorinti”, è stato condannato dal Tribunale di Vibo Valentia a 4 anni e 6 mesi per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalla finalità di agevolare la cosca, in relazione alle restanti quote di partecipazione nella compagnia di navigazione.

Gli sviluppi giudiziari – Attualmente l’imputato è a processo nel procedimento “Cathago Maestrale-Olimpo-Imperium”, celebrato davanti al Tribunale di Vibo Valentia, con l’accusa di associazione mafiosa in quanto ritenuto organico alla cosca “Accorinti”. IN ALTO IL VIDEO

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