Sant’Arpino (Caserta) – Nel suggestivo scenario della Sala Busti di Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino, lo scorso fine settimana si è svolta con grande successo la presentazione del nuovo libro della scrittrice e docente Assunta Rocco Iannucci, intitolato “Il volto triste di Napoli”, pubblicato da Basilisco Editore. Questo evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione letteraria, ma anche un’importante occasione di riflessione sulla storia e sull’identità di Napoli in un periodo storico di grande tumulto.
L’evento ha visto una partecipazione numerosa, con un pubblico attento e coinvolto. Oltre all’autrice, erano presenti il sindaco di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia, la docente Lia Marino e il filosofo Giuseppe Limone, che hanno arricchito la discussione con le loro preziose riflessioni. La Sala Busti, con le sue eleganti decorazioni e l’atmosfera d’altri tempi, ha fornito un contesto ideale per approfondire i temi del libro e per dialogare su questioni di grande rilevanza sociale e culturale. La nuova opera della professoressa Rocco, insegnante di storia e filosofia, si distingue per il suo linguaggio narrativo evocativo. Racconta la vita quotidiana di una famiglia napoletana costretta a lasciare la città a causa della guerra. La scrittrice descrive con intensità i bombardamenti che devastarono Napoli, mettendo in luce non solo la distruzione dei quartieri e la sofferenza dei civili, ma anche la resilienza e la capacità di resistere di fronte al dramma.
“Il mio nuovo testo – afferma l’autrice – descrive i bombardamenti che deturparono la città di Napoli, ma racconta anche come al vivere subentri il sopravvivere. Si resiste, si sopporta il tragico momento finché non si presenta la necessità di evacuare”. Questa affermazione riassume perfettamente il cuore del libro, che si propone non solo di documentare la sofferenza, ma anche di esplorare le dinamiche umane che emergono in situazioni estreme.
Assunta Rocco Iannucci è nata a Sant’Arpino, cittadina atellana. Ha insegnato storia e filosofia presso il liceo scientifico “Brunelleschi” di Afragola e il liceo classico “Durante” di Frattamaggiore. È autrice di diverse opere, tra cui “Sant’Arpino si racconta”, che esplora l’aspetto socioeconomico degli anni Cinquanta, e “Santarpinate”, una raccolta di poesie in vernacolo. Il suo ultimo lavoro, “Il volto triste di Napoli”, rappresenta un ulteriore passo nella sua carriera letteraria. Con passione e dedizione, la professoressa Rocco ha sempre cercato di avvicinare i suoi allievi alla cultura e alla filosofia, creando anche un laboratorio teatrale nel 1992 e scrivendo copioni storici che sono stati messi in scena dagli studenti. Le sue iniziative hanno avuto un impatto significativo sulla comunità scolastica, promuovendo l’arte e la cultura tra i giovani e stimolando il loro interesse per le questioni sociali.
La premessa del libro, scritta dalla stessa autrice, offre uno spaccato profondo e toccante della Napoli in guerra: “lo scorrere del tempo è vissuto da tanti esseri che si susseguono, l’uno dopo l’altro; tra questi l’uomo, che col suo agire lo ‘disegna’ con una serie di avvenimenti tali da far sì che esso acquisisca un senso e diventi storia”. Questa riflessione invita il lettore a considerare il tempo come un elemento dinamico, in cui ogni azione umana contribuisce a plasmare la realtà e la memoria collettiva. Assunta Rocco Iannucci riesce a trasmettere, attraverso la sua scrittura, non solo la tristezza e la desolazione, ma anche la forza e la dignità di un popolo che, nonostante le avversità, continua a lottare per la propria identità e per la propria storia. La guerra, come descritto nel libro, non è solo un evento distruttivo, ma un catalizzatore di cambiamenti profondi che influenzano le vite delle persone e la loro percezione del mondo.
Durante la presentazione, il pubblico ha mostrato grande interesse e partecipazione attiva, ponendo domande e condividendo le proprie esperienze legate ai temi trattati nel libro. Le riflessioni del sindaco Di Mattia hanno sottolineato l’importanza della memoria storica e della letteratura come strumenti per affrontare il presente e costruire un futuro migliore. La docente Lia Marino ha evidenziato come l’opera di Rocco Iannucci possa servire da monito per le nuove generazioni, affinché non dimentichino le lezioni del passato.
La presentazione di “Il volto triste di Napoli” si è dunque rivelata non solo un successo editoriale, ma anche un momento di riflessione collettiva sulla memoria e sull’identità di una città che, pur nel dolore, non perde mai la sua straordinaria umanità. L’opera di Assunta Rocco Iannucci invita tutti noi a guardare, quotidianamente, oltre le macerie e a scoprire la resilienza e la bellezza che possono emergere anche nei momenti più bui. Con il suo libro, la professoressa ha aperto un dialogo importante, contribuendo a mantenere viva la memoria di Napoli e delle sue storie, affinché non vengano mai dimenticate.