Un fronte di materiale che cede di colpo, l’escavatore inghiottito e tonnellate di detriti che non lasciano scampo: così, alle ore 15 di ieri, nell’area industriale di contrada Fonte Lepre a Corridonia (Macerata), ha perso la vita Francesco Broda, 48 anni, operaio di Monte San Giusto, travolto mentre lavorava in una cava.
La dinamica – Secondo la ricostruzione dei carabinieri e degli ispettori dello Spsal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), due addetti di ditte esterne stavano operando nel deposito di ghiaia dell’azienda Rita Calcestruzzi: uno su un camion, l’altro alla guida di un escavatore per caricare materiale. All’improvviso ha ceduto una parete del deposito e la massa di ghiaia ha seppellito sia il camion sia l’escavatore. L’autista del camion è riuscito a mettersi in salvo passando da un finestrino ed è stato lui a dare l’allarme. L’escavatorista, invece, è rimasto intrappolato nella cabina sotto i detriti.
I soccorsi – Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del comando di Macerata, il personale medico e sanitario del 118 e l’eliambulanza, poi ripartita senza paziente. Le operazioni, particolarmente complesse, sono proseguite senza sosta per ore: i soccorritori hanno rimosso ghiaia e melma con estrema cautela per evitare nuovi cedimenti. Solo in nottata, dopo circa dieci ore di lavoro, è stato raggiunto e recuperato il corpo dell’operaio.
Le indagini – Oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri e gli operatori sanitari che hanno constatato il decesso. Toccherà agli accertamenti dello Spsal definire la dinamica e le cause del cedimento, mentre la zona del deposito è stata posta sotto esame per gli approfondimenti di rito.