Giugliano, niente scioglimento: il Viminale impone prescrizioni su appalti, urbanistica e tributi

di Redazione

Il Consiglio comunale di Giugliano in Campania non sarà sciolto. Il ministero dell’Interno, dopo l’esame degli atti della commissione di accesso inviata nei mesi scorsi per verificare possibili infiltrazioni criminali nell’apparato amministrativo, ha escluso il provvedimento di scioglimento. La Prefettura di Napoli, guidata da Michele Di Bari, ha però trasmesso al sindaco Diego D’Alterio un pacchetto di prescrizioni da rispettare entro i prossimi quattro mesi.

Le prescrizioni chiave – Palazzo di Città dovrà rafforzare i controlli sulle concessioni comunali e sulle pratiche urbanistiche, con particolare attenzione ai procedimenti di condono edilizio; definire direttive puntuali in materia di verifiche antimafia sia preventive sia in esecuzione di interdittive prefettizie; potenziare la vigilanza sull’intero ciclo degli appalti, con focus sulle gare per l’igiene urbana; intensificare i controlli sulla riscossione dei tributi, puntando al recupero dell’evasione, soprattutto laddove riconducibile a contesti malavitosi locali; aumentare la vigilanza nella zona costiera per contrastare abusi sul demanio marittimo e prevenire irregolarità nei servizi ai cittadini.

La commissione di accesso – L’organismo ispettivo è stato nominato nel febbraio 2025 e ha concluso i lavori entro i tre mesi previsti, trasmettendo al Viminale le proprie risultanze. L’esito ha rilevato criticità che non raggiungono la soglia per il commissariamento, ma che impongono un robusto intervento correttivo attraverso prescrizioni cogenti.

Il contesto politico – L’attuale sindaco, Diego D’Alterio (centrosinistra), è in carica dal 27 maggio scorso. La sua elezione è arrivata dopo la crisi dell’amministrazione precedente, guidata da Nicola Pirozzi e sostenuta dal cosiddetto “campo largo”, conclusa a febbraio con le dimissioni di 19 consiglieri e con il contestuale invio della commissione di accesso. Il nuovo corso amministrativo è dunque chiamato a mettere a terra le misure richieste dalla Prefettura per blindare procedure e trasparenza.

Cosa significa per la città – Niente commissariamento e continuità amministrativa, ma con una road map stringente: revisione dei processi su urbanistica e concessioni, filtro antimafia rafforzato, sorveglianza sugli appalti strategici, stretta sulla riscossione e presidio della fascia costiera. L’obiettivo è ridurre aree d’ombra e vulnerabilità che possono favorire condotte illecite, assicurando servizi regolari e tracciabili ai cittadini.

Il precedente di Pomigliano – Una linea analoga è stata adottata di recente anche per l’altro comune napoletano di Pomigliano d’Arco, anch’esso oggetto di approfondimenti ministeriali: niente scioglimento, ma indicazioni operative stringenti per sanare criticità e prevenire interferenze criminali.

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