Scattano i sigilli per un’azienda edile di Molfetta, finita al centro di un’inchiesta della Procura di Trani su una presunta discarica abusiva. I militari della Guardia di Finanza di Bari e gli agenti della Polizia Metropolitana hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo firmato dal gip del Tribunale di Trani, che ha riguardato l’intero complesso aziendale, i beni strumentali e tre terreni utilizzati per lo smaltimento illecito di rifiuti. Il valore complessivo del sequestro supera i 100mila euro.
L’inchiesta – Le indagini erano partite nei mesi scorsi grazie a una serie di controlli ambientali della Polizia Metropolitana. Attraverso l’utilizzo di fototrappole installate nelle aree sospette, gli investigatori hanno documentato numerosi abbandoni di rifiuti, anche pericolosi, riconducibili all’attività di demolizione e costruzione svolta dall’azienda. In totale sarebbero stati smaltiti illecitamente circa 35 tonnellate di materiali su terreni di proprietà privata.
Gli indagati – Al termine degli accertamenti, la Procura ha ipotizzato violazioni al “Testo Unico Ambientale” a carico del legale rappresentante della società e di un dipendente. L’amministratore risulta indagato per smaltimento illecito di rifiuti, mentre la società è chiamata a rispondere anche ai sensi della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Le operazioni di sequestro – L’esecuzione del provvedimento è stata affidata ai finanzieri della Compagnia di Molfetta e agli agenti della Polizia Metropolitana di Bari, che hanno proceduto al sequestro degli immobili e dei terreni interessati. Contestualmente, il gip ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario per la gestione della società durante la fase cautelare.