Foggia, arrestato Leonardo Gesualdo: latitante della “Società Foggiana”

di Redazione

Un’irruzione fulminea e in pochi istanti la lunga fuga di Leonardo Gesualdo finisce. Il 39enne, ritenuto elemento di spicco della “Società Foggiana” e inserito nella lista dei latitanti più pericolosi, è stato arrestato all’alba di martedì 7 ottobre dai carabinieri del Gis, che lo hanno sorpreso nel sonno in un’abitazione alla periferia di Foggia. Non ha opposto resistenza. Nel covo i militari hanno trovato una pistola con matricola abrasa e sei colpi nel caricatore.

Il blitz – L’irruzione è scattata nella notte, con esplosioni di sfondamento che hanno preceduto l’ingresso delle teste di cuoio all’interno del rifugio. L’operazione è l’esito di indagini sviluppate nei mesi scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Foggia, coordinate dalla Dda di Bari guidata dal procuratore Roberto Rossi.

La latitanza – Gesualdo era ricercato dal 16 novembre 2020, quando sfuggì al maxi blitz Decimabis, che portò all’emissione di decine di misure cautelari, in prevalenza per estorsione. Cinque anni dopo la fuga, i militari ne hanno localizzato il nascondiglio e lo hanno catturato nella periferia cittadina.

Il profilo – Considerato vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, il suo nome ricorre in inchieste su armi, droga ed estorsioni. In passato era stato accusato anche dell’omicidio di Claudio Soccio, avvenuto la sera del 13 aprile 2013 in via Lucera, accusa dalla quale è stato assolto. Di lui il collaboratore di giustizia Carlo Verderosa disse: «Quando c’è da sparare, è uno che spara».

Le condanne – Per associazione mafiosa è stato condannato in primo grado a 12 anni e dovrà scontare la pena. Nel corso dell’arresto è stata sequestrata l’arma rinvenuta nel covo, con sei proiettili nel caricatore. IN ALTO IL VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico