A meno di 70 miglia da Gaza la Global Sumud Flotilla è stata intercettata dalla Marina israeliana. Oltre 200 attivisti sono stati fermati: tra loro 22 italiani, inclusi l’eurodeputata Scuderi e il senatore Croatti. “Greta Thunberg e i suoi amici sono sani e salvi”, ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Sa’ar, diffondendo il video del fermo dell’attivista svedese.
L’operazione in mare – Secondo la Flotilla, 23 imbarcazioni continuano la rotta “a tutta velocità” verso Gaza, a 46 miglia nautiche, mentre 13 barche sono state intercettate e fermate. La “nave della Florida” sarebbe stata “deliberatamente speronata”, altre – tra cui Yulara e Meteque – colpite con cannoni ad acqua. “Altre 11 barche si stanno muovendo verso Gaza con lo stesso obiettivo, rompere il blocco illegale di Israele”, annuncia l’attivista Fabio Saccomanni dalla Freedom Flotilla Coalition.
La versione israeliana e le rassicurazioni – Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, gli abbordaggi “sono stati pacifici e senza violenze”, preparati da “numerose misure di avvicinamento” dalla nave madre Alma. “La Marina ha impiegato più di 16 navi”, spiega, e l’operazione “si concluderà nella giornata di oggi”. I fermati saranno identificati al porto di Ashdod e “nei giorni successivi” espulsi in Europa con charter. “Già da venerdì potrebbero avvenire prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele”, aggiunge Tajani. Il Ministero degli Esteri israeliano conferma su X che i passeggeri “sono al sicuro e in buona salute”.
Gli italiani e l’assistenza consolare – “Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione”, fa sapere Tajani. Su sue istruzioni, Consolato a Tel Aviv e Consolato generale a Gerusalemme assisteranno i connazionali “sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio”. La Farnesina dettaglia la procedura: opzione per l’espulsione volontaria immediata oppure detenzione in attesa del provvedimento di respingimento dell’autorità giudiziaria israeliana, che “generalmente” arriva dopo 48-72 ore. Le barche con a bordo cittadini italiani dovrebbero raggiungere Ashdod nel pomeriggio del 2 ottobre, al termine dello Yom Kippur; i primi rimpatri attesi da domani.
Proteste in Italia e posizione del governo – A seguito degli abbordaggi, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in tutta Italia, occupando stazioni e bloccando strade. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni avverte: “L’iniziativa della Flotilla porterà diversi disagi all’Italia e nessun beneficio ai palestinesi”. “Le operazioni di abbordaggio sono ancora in corso, le stiamo seguendo minuto per minuto; faremo tutto il possibile per riportare queste persone in Italia il prima possibile”, dice Meloni ai cronisti a Copenaghen.
Il dibattito politico e la linea su Israele – In Parlamento, la risoluzione Pd-M5s-Avs impegna il governo “a riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa”, a sostenere “ogni iniziativa” per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, e a “garantire piena protezione” agli attivisti. Tajani afferma che l’Italia è “pronta a valutare, insieme alla Germania, sanzioni commerciali contro Israele”, precisando che eventuali misure dovranno considerare “la componente multietnica della società israeliana”.
Le reazioni internazionali – Hamas definisce l’intercettazione in acque internazionali “atto di pirateria e terrorismo contro civili”. L’Iran parla di “atto di terrorismo” e “chiara violazione dei principi internazionali”, come dichiara il portavoce Esmail Baghaei, esortando la comunità internazionale a intervenire. La Procura generale di Istanbul apre un’inchiesta sulla detenzione di 24 cittadini turchi, ipotizzando reati che vanno dalla “privazione della libertà” alla “tortura”, sulla base delle norme Onu sul diritto del mare e del codice penale turco. Il governo australiano esprime “profonda preoccupazione” per i propri sei connazionali a bordo: “Siamo profondamente preoccupati per i presunti attacchi di droni sulla Global Sumud Flotilla e per i rischi alla sicurezza di australiani e di altri passeggeri a bordo”, afferma il vice ministro agli Affari Esteri Matt Thistlewaite.
Cosa accadrà nelle prossime ore – Secondo fonti informate, l’arrivo ad Ashdod richiederà ancora ore di navigazione. Una volta in porto, identificazioni e fermi; quindi i voli di rimpatrio, prioritariamente per chi opterà per l’espulsione volontaria. Per chi rifiuterà, i rimpatri seguiranno il provvedimento di respingimento dell’autorità giudiziaria, in 48-72 ore. Nel frattempo, la Freedom Flotilla segnala “una diretta video” in corso e ribadisce che “il movimento dell’umanità contro la barbarie non è finito stanotte”.