L’ingegner Laura D’Aprile, capo dipartimento per lo Sviluppo sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è intervenuta a Napoli al Forum internazionale sull’economia dei rifiuti del consorzio Polieco, sul tema Paradosso Green. Imprese, Autorità e Istituzioni: un sistema a doppia velocità, mettendo al centro legalità, filiere critiche e mercati di sbocco.
Appalti Pnrr e legalità – «Il confronto di oggi è stato particolarmente interessante sul tema degli illeciti negli appalti green». «Il Ministero si trova a fare in questo momento un lavoro straordinario». «Per gli appalti con il Pnrr abbiamo alcuni interventi che vengono condotti a regia e alcuni che vengono condotti a titolarità». «Gli appalti a titolarità si avvalgono delle centrali di committenza pubblica, nello specifico per il Pnrr di Invitalia, ma l’attenzione è massima sui profili di legalità per tutte le tipologie, sia gli appalti gestiti in modo diretto che per i benefici concessi agli attori pubblici e alle aziende private nei limiti degli aiuti di Stato».
Il ruolo dell’Anac – «Importantissimo l’intervento e il supporto dell’Anac con la vigilanza collaborativa ma anche con le segnalazioni rispetto ad affidamenti e appalti che subiscono dei rallentamenti». «Questo ci consente di intervenire tempestivamente in via preventiva, attenzionando e correggendo il tiro rispetto ad alcuni profili che sono critici».
Formazione e filiere critiche – «Tutto questo va accompagnato da un’attività di sensibilizzazione e formazione». «In questo momento noi abbiamo un focus su due filiere particolarmente critiche, una è quella del tessile – e abbiamo già svolto un approfondimento che ora avrà dei seguiti concreti con delle proposte da parte degli stakeholder settoriali che verranno esaminate – e una sul tema delle plastiche, molto importante».
Mercati di sbocco e impianti – «C’è sicuramente una criticità dovuta alla difficoltà globale dei mercati di sbocco che però dobbiamo affrontare in modo preventivo e concretamente». «Su questo abbiamo avuto il mandato del viceministro e del ministro a procedere, per evitare criticità sostanziali». «Ove mancano gli sbocchi e mancano gli impianti di trattamento, sappiamo che possono avere luogo dei sistematici scenari anche in termini di illeciti». IN ALTO IL VIDEO