San Marcellino, segnalazione ad Anac su appalto rifiuti. Sindacati: “Lavoratori esclusi, stipendi non pagati e rischi sicurezza”

di Redazione

San Marcellino (Caserta) – Le segreterie di Fp Cgil e Uiltrasporti alzano il livello dello scontro sull’affidamento del servizio rifiuti a Ecoce Srl: presentata una segnalazione all’Autorità nazionale anticorruzione per presunte irregolarità di gara, mentre sei lavoratori “storici” risultano esclusi dal piano industriale e altri attendono retribuzioni arretrate.

La segnalazione all’Anac – «Rendiamo noto di aver depositato presso l’Autorità nazionale anticorruzione una specifica segnalazione concernente la procedura di gara recentemente aggiudicata alla società Ecoce Srl», affermano Alfredo Gagliotti, responsabile provinciale Igiene Ambientale della Fp Cgil, e Giovanni Guarino, segretario regionale Uiltrasporti.

“Sei lavoratori storici” fuori dal piano – Nella denuncia, i sindacati indicano «un dato oggettivo e gravissimo»: sei addetti storici sarebbero «inspiegabilmente esclusi» dal piano industriale allegato alla gara, nonostante il Comune avesse certificato solo pochi mesi prima, in una gara semestrale, la presenza di 17 lavoratori storici. «Questa anomalia rappresenta un vero e proprio stravolgimento documentale, che solleva interrogativi pesanti sulla correttezza, la trasparenza e la regolarità dell’azione amministrativa», sottolineano, richiamando i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento previsti dal D.Lgs. 50/2016 e dall’articolo 97 della Costituzione.

Mansioni superiori e turni singoli – «Oggi, mentre formalmente “esclusi” dal piano industriale, i sei lavoratori vengono di fatto impiegati in mansioni superiori senza alcun riconoscimento contrattuale, in violazione del Ccnl di settore. Parallelamente, altri addetti vengono costretti a operare in modalità singola, con carichi di lavoro eccessivi». Una condizione che, secondo le sigle, «espone l’intero servizio a gravi rischi di inefficienza, con conseguenze dirette sulla qualità delle prestazioni rese alla cittadinanza».

Richiesta di confronto disattesa – I sindacati riferiscono di aver inviato una richiesta formale di incontro alla società Ecoce «al fine di affrontare tempestivamente e in sede negoziale queste criticità». «Ad oggi, però, l’azienda ha scelto di ignorare il nostro invito», una scelta definita «irresponsabile e contraria ai principi di corretto confronto con le parti sociali».

Stipendi non corrisposti: il caso Is.V.Ec. – Il fronte più spinoso riguarda i pagamenti: «La società Is.V.Ec. non ha ancora provveduto al pagamento delle retribuzioni, nonostante i precisi impegni assunti in tal senso». Per questo «nelle prossime ore si procederà con il deposito dei ricorsi per decreto ingiuntivo, al fine di ottenere in via giudiziale il pagamento delle spettanze ancora dovute ai dipendenti da parte della società uscente».

“Colpiti i lavoratori” – «Si tratta di una vicenda intollerabile, che colpisce direttamente le lavoratrici e i lavoratori, costretti, paradossalmente, a rivolgersi alla magistratura per vedersi riconosciuto quanto spetta loro di diritto, in applicazione dei più basilari principi di giustizia e legalità. Ancora una volta, a pagare il prezzo più alto delle inadempienze aziendali sono i lavoratori, che garantiscono quotidianamente il servizio tra sacrifici e professionalità, mentre la controparte imprenditoriale scarica sulle loro spalle ritardi e mancate responsabilità».

“Ripristinare le regole” – «Alla luce di queste gravi irregolarità – concludono – stiamo reclamando con forza il rispetto delle regole per ristabilire la legalità, tutelare i lavoratori e garantire il rispetto dei principi fondamentali che devono ispirare ogni procedura di affidamento pubblico. Non arretreranno di un passo, continueremo a vigilare in ogni sede, giudiziaria e istituzionale, affinché siano ripristinati il rispetto delle regole, la sicurezza nei luoghi di lavoro e la dignità dei lavoratori».

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico