Dalle ore 19 distasera fino alle ore 7 di venerdì 8 i benzinai terranno una serrata degli impianti. Sulle autostrade, invece, lo sciopero sarà dalle 22 di stasera fino alle 22 di giovedì
ma sono bubbole”. Il settore, sostiene Di Vincenzo,è già liberalizzato dal 2000 e chiunque oggi può aprire un distributore. Piuttosto se c’è qualcosa ancora da liberalizzareè a monte, visto che il prezzo pagato per un litro di benzina da un singolo gestoreè molto più alto di quello pagato dalla distribuzione organizzata. “Oggi – spiega – non siamo in condizione di fare concorrenza. Bisognerebbe creare le stesse condizioni tra i soggetti che intervengono sullo stesso settore di mercato. E poi, non dimentichiamoci che lo Stato ha non solo la golden share, ma anche una quota del 30% di Eni: come azionista potrebbe dire giù i prezzi”. Dopo aver rimandato al mittente l’invito del ministro Bersani ad un incontro, i gestori, pressati anche da Antitrust e associazioni dei consumatori, vanno dunque dritti per la loro strada, confermando il primo di quella che dovrebbe essere una serie di stop e vedendo come unico spiraglio la mediazione della presidenza del Consiglio.
Intanto, sulla rete arriva il primo adeguamento al rimbalzo dei prezzi del petrolio, tornati sui 58-59 dollari al barile. Nel fine settimana

