Aveva solo 22 anni Filippo Verterame, il giovane ferito mortalmente alla gola durante una rissa nella località balneare di Le Cannella, nel comune di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. È spirato nel policlinico “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, dov’era stato trasferito dopo un disperato tentativo di salvarlo con due interventi chirurgici. Il suo cuore ha cessato di battere, ma grazie alla volontà della famiglia, altri potranno continuare a vivere: i genitori di Filippo hanno autorizzato la donazione degli organi, trasformando un dramma in un gesto di speranza.
Dalla lite alla tragedia – Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, tutto sarebbe iniziato con una manovra azzardata compiuta da un’automobile, che avrebbe scatenato una violenta lite tra due famiglie del posto. Un’escalation culminata in una rissa durante la quale Filippo è stato raggiunto da una coltellata alla gola, subendo una grave emorragia. Soccorso dal 118 e trasportato prima all’ospedale di Crotone, poi in elisoccorso al nosocomio catanzarese, il giovane non si è più ripreso.
Cinque arresti, si indaga anche per omicidio – Nella giornata di mercoledì, i carabinieri hanno arrestato cinque persone con l’accusa di rissa aggravata. Due si trovano in carcere, mentre tre sono attualmente piantonati in ospedale. Uno degli arrestati è indagato anche per omicidio.
Un lutto che scuote la comunità – La notizia della morte di Filippo è stata diffusa dalla sindaca di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, attraverso un messaggio pubblicato sui social: «Ho appreso che il nostro giovane compaesano Filippo Verterame purtroppo ci ha lasciati. Tanto è il dolore, lo sgomento, l’amarezza mia e di tutta l’amministrazione, come di tutta la comunità, per una morte assurda che ha portato via troppo presto un giovane della nostra terra pieno di ambizioni e voglia di futuro, sottraendolo per sempre all’affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici». Nel suo messaggio, la prima cittadina ha voluto anche rendere omaggio alla scelta compiuta dai familiari del ragazzo: «Ma da questo dolore è nato un gesto di immenso amore, perché i genitori hanno scelto di donare gli organi di Filippo affinché altre vite possano continuare. Un atto di speranza e di luce nel buio. Perché dove la violenza ha tolto, loro hanno deciso di restituire. Perché, nonostante tutto, hanno creduto nel perdono e nella vita».
Un giovane impegnato nel sociale – Filippo era molto conosciuto nella comunità per il suo impegno civico e per aver contribuito alla gestione del lido On The Beach, struttura balneare inclusiva che gestiva insieme alla sua famiglia. Un simbolo di accoglienza e integrazione, diventato ora anche il luogo simbolo di una ferita profonda per tutta la cittadinanza. In segno di lutto, l’amministrazione comunale ha annunciato l’annullamento di tutti gli eventi estivi.