Martellate e incendio all’aeroporto di Malpensa: 28enne africano resta in carcere

di Redazione

Resta in carcere il 28enne originario del Mali che mercoledì 20 agosto ha seminato il caos all’aeroporto di Milano Malpensa, distruggendo monitor a martellate e appiccando un incendio nell’area check-in del Terminal 1, resterà in carcere. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Cristina Ceffa, che questa mattina ha convalidato l’arresto nel corso del processo per direttissima al tribunale di Busto Arsizio.

In aula il racconto dell’uomo: «Mi hanno respinto al controllo passaporti» – Presentatosi con atteggiamento apparentemente tranquillo, assistito dall’avvocato Mariangela Fulginiti, il giovane ha scelto di rendere dichiarazioni spontanee che, di fatto, hanno aggravato la sua posizione. «Tutto è iniziato quando mi hanno respinto al controllo passaporti prima di salire su un aereo per l’Arabia Saudita. Se non mi avessero fermato, non avrei fatto niente», ha dichiarato, ammettendo implicitamente la natura ritorsiva del gesto e confermando la propria pericolosità. Il riferimento è a un tentativo di imbarco avvenuto nei giorni precedenti, quando era stato bloccato dagli agenti della Polizia di Frontiera perché in possesso di un passaporto ritenuto falso.

L’azione violenta nel Terminal 1 – L’assalto si è consumato mercoledì mattina intorno alle ore 11, quando il 28enne ha iniziato a urlare e inveire contro i passeggeri. Armato di un martello, ha distrutto diversi monitor informativi per poi dare fuoco a un cestino nei pressi dell’imbarco numero 13, generando un principio d’incendio e una densa coltre di fumo nel terminal.

L’intervento della security e l’arresto – Come documentano alcuni video circolati in rete, l’uomo ha tentato di allontanarsi subito dopo il gesto, ma è stato bloccato e atterrato da alcuni presenti con l’aiuto del personale della sicurezza della Sea, la società che gestisce lo scalo. Poco dopo è stato preso in consegna dagli agenti della Polaria, che lo hanno arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato. Il terminal è stato evacuato dai Vigili del Fuoco, che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Nonostante l’episodio, non si sono registrati feriti e l’attività aeroportuale non ha subito interruzioni.

Precedenti e status giuridico – Il 28enne è titolare di un permesso di soggiorno con protezione sussidiaria, uno status riconosciuto a chi non ha i requisiti per ottenere l’asilo ma rischierebbe gravi danni se rimpatriato. Secondo quanto riferito da fonti investigative a Fanpage.it, l’uomo era già noto alle forze dell’ordine: nei giorni scorsi era stato sorpreso a Milano mentre cercava di rompere le vetrine di alcuni negozi con un martello. Il giudice ha ritenuto sussistenti il rischio di recidiva e di fuga, decidendo quindi per la custodia cautelare in carcere. IN ALTO IL VIDEO

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