Aversa (Caserta) – Si riaccende la polemica ad Aversa sulla vicenda degli “stipendi gonfiati” corrisposti a sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale. A intervenire è il consigliere comunale di Forza Aversa, Dino Carratù, che punta il dito contro la maggioranza e, indirettamente, contro l’ex presidente del Consiglio comunale Carmine Palmiero, autore di un recente esposto alla Corte dei Conti.
“La questione delle indennità maggiorate fu sollevata in Consiglio comunale da sottoscritto e dal consigliere Mauro Baldascino in sede di discussione del bilancio di previsione, quindi parliamo di novembre 2024”, afferma Carratù, rivendicando la primogenitura dell’iniziativa. L’esponente di opposizione non risparmia stoccate: “Il tentativo maldestro di qualche politico trombato di attribuirsi meriti che non ha, lascia il tempo che trova dal momento che ci sono atti che documentano l’attività portata avanti in Consiglio”.
Nel mirino anche il silenzio della politica locale, accusata di aver lasciato “sola” la dirigente dell’Area Affari Generali, dottoressa Oro, nel gestire la delicata questione: “Ciò che invece merita assolutamente censura – sottolinea l’esponente dell’opposizione – è l’assenza totale della politica rispetto a questo problema. Nessuno, a partire dal sindaco, che abbia detto una parola sul punto. Hanno invece lasciato letteralmente sola la dirigente dell’Area Affari Generali a gestire una patata bollente su cui invece i politici avrebbero dovuto vigilare. Stanno trattando la dottoressa Oro da parafulmine, lasciando che ricadano su di lei le responsabilità. Un atteggiamento pilatesco, a cui però ci stiamo inettamente abituando”.
Carratù esprime piena solidarietà alla dirigente: “Persona preparata e assai competente”, e la invita ad agire con determinazione: “Laddove all’esito degli opportuni accertamenti dovesse riscontrare irregolarità, la invito ad adottare senza indugio tutti i provvedimenti ritenuti opportuni, rispetto ai quali troverà il sostegno di Forza Aversa”. Il consigliere chiude con un giudizio duro sull’operato dell’amministrazione Matacena: “Un’amministrazione allo sbando che, invece di fare quadrato e aiutarsi a vicenda, scarica le responsabilità sui dirigenti comunali, ma del resto ci hanno già abituato a votare contro un parere reso in Consiglio comunale dalla segreteria generale. Avrebbero dato un bel segnale se si fossero, loro stessi, ridotti cautelativamente le indennità di carica, ma è un’assunzione di responsabilità che non appartiene a Matacena e company”.
