Ha spento 103 candeline nella sua casa di Caserta, circondata dall’affetto dei figli e dei nipoti. Solo pochi giorni fa era ricoverata nel reparto di Geriatria dell’Azienda Ospedaliera, ma la tempestività delle cure, unite a un approccio umano e personalizzato, le hanno permesso di riprendere presto la sua quotidianità.
Dietro al suo sorriso gentile, ha condiviso una semplice filosofia che racchiude la saggezza di un secolo: «Per arrivare a 100 anni bisogna sapersi adattare. Mangiare di tutto… ma poco». L’équipe del reparto ha accompagnato la paziente lungo tutto il percorso clinico con attenzioni quotidiane e cure mirate, ponendo la persona al centro prima ancora della malattia. Un esempio di sanità che cura e si prende cura.
«La vera forza dell’assistenza – ha dichiarato il direttore generale Gennaro Volpe – sta nel modellare le cure sulla persona, rispettandone storia e bisogni, e nel farlo con umanità. È questo che fa la differenza, anche a 103 anni. Un plauso alla Geriatria, al suo primario e a tutto il personale per la professionalità e la dedizione con cui ogni giorno garantiscono questo approccio». Prima delle dimissioni, lo staff ha voluto salutarla con un brindisi. Oggi la festa continua a casa, accompagnata dagli auguri più affettuosi di tutto l’ospedale.