Gaza, Macron: “Piano Israele è un disastro”. Cresce emergenza umanitaria: “12mila bambini malnutriti”

di Redazione

Durissimo attacco politico e diplomatica tensione attorno al piano israeliano per “liberare” Gaza. Il presidente francese Emmanuel Macron, citato da fonti dell’Eliseo, ha definito la decisione di ampliare le operazioni militari nella Striscia e di ri-occuparne alcune aree “un disastro annunciato di una gravità senza precedenti” e “una fuga in avanti nella guerra permanente”. Parigi propone l’invio di “una missione di stabilizzazione sotto mandato Onu, per mettere in sicurezza Gaza, proteggere le popolazioni civili e garantire sostegno a una governance palestinese”.

Critiche internazionali e replica di Netanyahu – Malgrado le pressioni esterne, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che “ci sono ancora migliaia di terroristi, l’obiettivo non è occupare la Striscia ma liberarla da Hamas”. Ha assicurato che “il calendario stabilito è abbastanza rapido, è il modo migliore per finire la guerra” e ha attaccato Onu e media: “Gli unici che stanno morendo di fame lì sono i nostri ostaggi”. Londra e Parigi hanno chiesto a Israele di fermare le operazioni, mentre l’Onu ha parlato di “pericolosa escalation” convocando una riunione del Consiglio di sicurezza.

La posizione italiana – Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito “inaccettabile” quanto sta avvenendo: “Non siamo di fronte a un’operazione militare con danni collaterali, ma alla pura negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà. Oltre alla condanna, bisogna ora trovare il modo per obbligare Netanyahu a ragionare. Un conto è liberare Gaza da Hamas, un conto dai palestinesi. La legittima difesa di fronte a un attacco terroristico non convince più: siamo di fronte a un progetto di conquista di un territorio straniero, mettendo in conto una catastrofe umanitaria”.

Emergenza umanitaria senza precedenti – Secondo l’Unicef Medio Oriente e Nord Africa, a luglio sono 12mila i bambini gravemente malnutriti a Gaza, “il dato mensile più alto mai registrato”. A febbraio erano 2mila, a giugno il numero era triplicato, e ora è quasi raddoppiato di nuovo. L’agenzia parla di “un aumento sconcertante” e chiede che gli aiuti alimentari raggiungano “urgentemente i bambini prima che si perdano altre vite”, avvertendo che “il ritmo di questo deterioramento è allarmante”.

Bombardamenti e vittime civili – La giornata è stata segnata da nuovi attacchi aerei israeliani. Nel quartiere di al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City, un raid ha ucciso una famiglia di otto persone: madre, padre e sei figli. A Khan Younis, nel sud della Striscia, un bombardamento ha colpito una casa, uccidendo almeno sette persone e ferendone molte altre. Un altro attacco, contro una tenda che ospitava sfollati a Gaza City, ha provocato tre morti. In totale, dieci palestinesi sono rimasti uccisi nei raid odierni, secondo l’agenzia Wafa.

Giornalisti sotto attacco – L’emittente Al Jazeera ha denunciato la morte di due suoi corrispondenti e due cameraman in un presunto attacco israeliano mirato contro una tenda stampa a Gaza City. Tra le vittime Anas al-Sharif, indicato dalle Forze di difesa israeliane come “giornalista-terrorista” affiliato a Hamas e accusato di pianificare lanci di razzi. Le Idf sostengono di avere prove di intelligence sulla sua appartenenza militare. Fonti palestinesi confermano la morte di al-Sharif e di Muhammad Karika davanti all’ospedale Shifa, nel quartiere Rimal, insieme ad altre due persone.

Nuova flottiglia di protesta – L’attivista svedese Greta Thunberg ha annunciato che tenterà nuovamente di raggiungere Gaza a fine mese, due mesi dopo il primo tentativo bloccato dalla Marina israeliana. In un videomessaggio, Thunberg ha dichiarato che la nuova flottiglia salperà dalla Spagna il 31 agosto e sarà affiancata da decine di imbarcazioni provenienti da 44 Paesi, tra cui la Tunisia, il 4 settembre, con l’obiettivo di “rompere l’assedio” alla Striscia.

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