Un’indagine su una serie di rapine che di recente aveva seminato paura a Lusciano, nel Casertano, ha trovato una svolta decisiva. I carabinieri della locale stazione, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di G.R., 44 anni di Aversa, e P.S., 47 anni di Lusciano.
L’attività investigativa, sviluppata tra maggio e giugno scorsi, ha consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico dei due uomini, ritenuti responsabili di tre rapine compiute con l’uso di un coltello. I colpi erano stati messi a segno in una farmacia, una tabaccheria e un centro scommesse del territorio.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, G.R. avrebbe avuto il ruolo di esecutore materiale, minacciando con un’arma bianca i titolari delle attività per farsi consegnare il denaro. P.S., invece, avrebbe svolto la funzione di “palo” e autista del veicolo utilizzato per raggiungere i luoghi dei reati.
Determinanti per le indagini sono stati i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, i racconti delle vittime, le testimonianze di chi si trovava sul posto, l’analisi dei tabulati telefonici e le consultazioni delle banche dati in uso ai militari. Proprio grazie a questa rete di accertamenti, gli investigatori sono riusciti a definire con precisione i ruoli dei due indagati e a raccogliere gravi indizi sulla loro responsabilità.
Un contributo fondamentale è arrivato dalla collaborazione delle vittime e dei testimoni, che hanno consentito di ricostruire con esattezza tutte le fasi precedenti e successive agli episodi criminosi. Le perquisizioni effettuate nei confronti di G.R. e P.S. hanno permesso inoltre di rinvenire gli abiti indossati durante le rapine e parte della refurtiva sottratta.
Il lavoro sinergico tra carabinieri e Procura ha dato una risposta rapida e concreta ai cittadini dell’agro aversano, assicurando alla giustizia i presunti responsabili di una scia di violenza che aveva destato grande allarme sociale.
