Si erano confusi tra i turisti, passeggiando con passo rilassato in via Camerelle, la strada dello shopping più esclusiva di Capri. Uno in canotta bianca, pantaloncini corti e cappellino blu; l’altro in camicia, senza copricapo. Due rapinatori professionisti sbarcati sull’isola azzurra per mettere a segno quello che potrebbe essere il colpo della vita: un orologio “Richard Mille” del valore di 250mila, forse anche 300mila euro, strappato domenica sera dal polso di Ara Darzi, membro della Camera dei Lord del Regno Unito, in vacanza a Capri a bordo di uno yacht di 70 metri.
I carabinieri sono ora sulle tracce dei due banditi, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza in quasi tutte le fasi della rapina, inclusa la fuga a piedi lungo via Krupp in direzione Marina Piccola. Qui, con ogni probabilità, li attendeva un complice a bordo di un gommone partito poi verso Castellammare di Stabia. Le immagini confermano che il colpo era stato pianificato nei minimi dettagli: domenica sera, quando Darzi è sbarcato dal suo yacht per dirigersi in Piazzetta, i due erano già in agguato. Lo hanno seguito mentre era seduto al tavolino dell’hotel Quisisana e poi durante una passeggiata in compagnia di un amico, intento a controllare il cellulare.
Uno dei malviventi, quello con la canotta bianca, cammina dinoccolato, osserva l’ambiente e individua il bersaglio. All’arrivo del complice, scatta l’azione: una spallata improvvisa fa cadere il telefono di Darzi, mentre l’altro gli strappa l’orologio dal polso. Il barone tenta di reagire e insegue i rapinatori per qualche metro, ma i due si dileguano rapidamente. Subito dopo, il nobile britannico ferma una pattuglia di carabinieri per denunciare l’accaduto.
La dinamica richiama le modalità già utilizzate dalle cosiddette bande di “trasfertisti del crimine” che da anni operano tra Italia e estero, scegliendo mete turistiche dove orologi di pregio vengono indossati con leggerezza: dalle Baleari alla Costa Azzurra, da Mykonos alla Svizzera, fino a capitali come Vienna. Ma mai, finora, a Capri. Un dettaglio che gli inquirenti stanno valutando attentamente.
Darzi, 65 anni, è un chirurgo di fama internazionale di origini armene, insignito nel 2007 del titolo di Barone di Denham che gli ha aperto le porte della Camera dei Lord. Dal 2007 al 2009 ha ricoperto l’incarico di sottosegretario alla Salute nel governo laburista guidato da Gordon Brown. Frequentatore abituale di Capri, era giunto a Napoli sabato sera con un aereo privato atterrato a Capodichino e poi aveva raggiunto lo yacht ancorato al largo dei Faraglioni con un tender partito da Mergellina. Non si esclude che una “soffiata” sulla sua presenza sia partita proprio durante questi spostamenti.
Un altro aspetto su cui si concentra l’indagine riguarda la destinazione dell’orologio. Le bande affidano spesso la refurtiva a un “mulo”, talvolta una donna, incaricato di allontanarsi inosservato. In questo caso, però, non si esclude che il Richard Mille sia stato portato direttamente via dall’isola dai due rapinatori: nei filmati non si rilevano passaggi di mano, che potrebbero essere avvenuti solo dopo l’arrivo sulla terraferma.
«Nonostante questo episodio, spiacevole, Capri resta un’isola sicura grazie al lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, alle quali va il mio ringraziamento per ciò che fanno e per ciò che faranno nelle prossime settimane», ha dichiarato il prefetto Michele di Bari, esprimendo vicinanza al barone britannico, visibilmente turbato dall’accaduto.