“Per le imprese sono state adottate una serie di misure che vanno anche nella direzione della semplificazione dei rapporti sia per le imprese che per i lavoratori autonomi. Oggi c’è la possibilità di ragionare ex ante con l’amministrazione finanziaria ed evitare nuovi procedimenti accertativi a cui conseguono attività di contenzioso. Siamo intervenuti sullo ‘Statuto del Contribuente’ introducendo un contraddittorio preventivo nel momento in cui l’amministrazione finanziaria vuole muovere delle contestazioni ai contribuenti deve emettere uno schema adatto che non è l’atto di accertamento ma dà modo ai contribuenti e ai professionisti che li assistono di avviare un’interlocuzione. In un momento particolarmente delicato come quello attuale se si introducono norme di carattere fiscale che vanno nella direzione di venire incontro alle esigenze dei cittadini, delle famiglie e delle imprese sicuramente ci sarà un effetto positivo per la crescita economica, per il Pil e per il Sistema Paese”. Lo ha dichiarato Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, nel corso del suo intervento a “Italia 2035,” l’evento organizzato da ‘Forbes Italia’ e introdotto dal direttore Alessandro Rossi (che si è svolto nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, guidata da Diego Buono), cui è dedicato il Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
“È stata istituita una cabina di regia per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico – ha sottolineato Lucia Albano, sottosegretario al Mef -, con l’obiettivo di superare la frammentazione gestionale e garantire una governance unitaria. I beni dello Stato sono considerati una risorsa strategica per lo sviluppo economico, da rilanciare anche attraverso una revisione normativa e interventi nei settori dell’abitare, del social e silver housing, e degli studentati. La stabilità del governo ha rafforzato la credibilità internazionale dell’Italia, come dimostra il calo dello spread da 233 a meno di 90 punti, con previsioni di ulteriore riduzione, segnali di una maggiore fiducia da parte dei mercati”.
Di incentivi e sostegni alle imprese italiane ha parlato Massimo Bitonci, sottosegretario Ministero per le imprese e il made in Italy: “Attualmente, tra gli incentivi principali gestiti dal Ministero, spiccano Transizione 5.0 e Industria 4.0, per un valore complessivo di circa 13 miliardi di euro. Nonostante un avvio complesso a causa delle rigide direttive europee in materia di certificazione energetica, i risultati sono positivi. È in fase di registrazione presso la Corte dei conti il nuovo Codice degli incentivi, atteso da anni, che punta a semplificare un sistema frammentato composto da circa 2.000 misure, di cui solo un terzo statali. L’obiettivo è razionalizzare e orientare gli incentivi verso transizione digitale, ecologica, innovazione e ricerca e sviluppo, garantendo maggiore efficacia e trasparenza”.
‘Sviluppo tecnologico’ per Loretana Cortis, direttore affari istituzionali Italia ed executive vicepresident di Fincantieri, sono le parole d’ordine: “Fincantieri promuove un modello industriale in cui innovazione tecnologica e valorizzazione del lavoro procedono insieme. Attraverso investimenti in robotica, intelligenza artificiale e automazione, punta a migliorare sicurezza, efficienza e attrattività dei cantieri. La formazione è centrale, come dimostra il progetto Maestri del Mare, volto a integrare competenze tecniche e digitali. Il Gruppo supporta anche le PMI della filiera con cui collabora, effettuando in Italia l’80% degli acquisti. Grazie a iniziative educative, linguistiche e multiculturali, in Italia e all’estero, Fincantieri si configura come un motore di crescita sostenibile e cittadinanza industriale”.
Nel corso del focus, condotto da Anna Maria Belforte, è stata registrata anche la partecipazione del banchiere Alessandro Profumo: “Le piccole e medie imprese sono l’asse portante dell’economia italiana, quindi, bisogna avere un forte focus su di loro. In linea di massima le politiche europee tengono conto delle piccole e medie imprese ovviamente hanno più difficoltà ad accedere rispetto alle grandi ma sono convinto che debbano svolgere un ruolo fondamentale per trascinare tutta la filiera. Ci deve essere un impegno da parte delle grandi imprese che beneficiano di politiche europee a trascinare con sé tutto il tessuto industriale italiano”.
Il punto di vista dei professionisti è stato illustrato da Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore legale Odcec Bergamo: “L’Italia torna a essere un paese attrattivo per chi volesse investire e fare impresa. Occorre favorire il trend con misure adeguate che accolgano in maniera risolutiva le istanze degli imprenditori affinché si sentano supportati e incoraggiati ad avviare nuovi progetti sempre più competitivi”.
Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili: “Le semplificazioni introdotte con l’attuazione della legge delega 111 sono giudicate sbilanciate a favore del fisco e poco vantaggiose per i contribuenti. È ritenuta positiva l’elaborazione di un codice unico degli incentivi per razionalizzare un sistema frammentato. Si sottolinea infine la necessità di una riforma organica del settore dell’abitare, assente dagli anni ’70, per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica e le agevolazioni per i privati”.