Tre Grammy Awards e 15 nomination: bastano questi numeri per raccontare il peso di Gonzalo Rubalcaba nella scena jazz internazionale. Il pianista cubano ha aperto la trentesima edizione del Pomigliano Jazz Festival trasformando l’Anfiteatro di Avella in un tempio musicale, con un concerto intenso e carico di emozioni dedicato a Pino Daniele.
Sul palco, insieme a lui, i musicisti scelti per il disco Gonzalo Rubalcaba for Pino, in uscita il prossimo autunno: Daniele Sepe ai sassofoni, Aldo Vigorito al contrabbasso, Claudio Romano alla batteria, Giovanni Imparato e Giovanni Francesca alle percussioni, con la voce di Maria Pia De Vito a dare corpo e anima ai brani. Nel progetto, Rubalcaba ha rivisitato undici pezzi del mascalzone latino, stravolgendoli e riscrivendoli con la sensibilità di chi sa ascoltare e restituire una musica senza tempo.
“Pino è un’eredità da custodire” – “È un’opportunità e un piacere. Pino è una grande figura, un simbolo e un’eredità musicale che bisogna custodire con molta cura”, ha dichiarato Rubalcaba, visibilmente emozionato davanti a un pubblico rapito dalle sonorità. “Il mio desiderio è che lo spettacolo piaccia alla gente e soprattutto a Pino”. Il pianista ha poi espresso gratitudine per la squadra che lo ha accompagnato in questo percorso: “La band? Sono tutti musicisti eccezionali: Daniele, Aldo, Claudio, Giovanni, Francesca, Maria. Mi hanno aiutato a comprendere meglio la musica di Pino e la cultura napoletana”. Un pensiero speciale è andato anche a Onofrio Piccolo, ideatore del festival: “Mi ha aiutato a conoscere la storia e la vita di Pino e il suo impatto sul pubblico”. IN ALTO IL VIDEO