Crediti fiscali fittizi per oltre 3 milioni di euro legati a ristrutturazioni mai eseguite: è quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Napoli, che il 19 giugno ha eseguito un sequestro d’urgenza – poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord – nei confronti di una società con sede a Frattamaggiore. Il provvedimento, disposto su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha riguardato crediti per un valore complessivo di 3,2 milioni di euro connessi a bonus edilizi.
Crediti inesistenti e committenti ignari – L’indagine, condotta dal Gruppo delle Fiamme Gialle di Frattamaggiore, ha fatto emergere un sistema fraudolento: l’impresa segnalata avrebbe dichiarato all’Agenzia delle Entrate di aver ricevuto crediti fiscali derivanti da interventi di ristrutturazione agevolata, attraverso l’invio di moduli di cessione tramite il portale Entratel. Tuttavia, i presunti committenti dei lavori si sono rivelati completamente ignari delle operazioni effettuate a loro nome.
Il ruolo del general contractor – La società, secondo quanto emerso, si era presentata ai proprietari degli immobili tramite un general contractor, prospettando l’avvio di lavori edilizi con agevolazioni fiscali. I cantieri, però, non sono mai stati avviati. Nonostante ciò, venivano comunque emesse fatture elettroniche nei confronti dei proprietari, al solo scopo di giustificare la creazione e la successiva cessione illecita dei crediti fiscali.
Danno all’erario evitato – L’importo complessivo delle operazioni fraudolente accertate ammonta a 3.223.082 euro. Il sequestro – come sottolinea la dottoressa Anna Maria Lucchetta, procuratore facente funzione del Tribunale di Napoli Nord – ha di fatto bloccato la circolazione di tali crediti, impedendone l’utilizzo per la compensazione di imposte dovute e prevenendo così un danno erariale di rilevante entità.