Aversa (Caserta) – Un’aggressione in pieno reparto, calci e pugni contro un infermiere, la corsia trasformata in scena di violenza. È quanto accaduto nel pomeriggio di sabato all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, dove un infermiere in servizio al reparto di Chirurgia è stato preso di mira dai familiari di un paziente minorenne.
L’episodio si è verificato tra le ore 17 e le 18. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Aversa, il sanitario avrebbe semplicemente invitato la madre del giovane paziente, ricoverato dopo essere stato accoltellato a Melito durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto da parte del Napoli, a rispettare le norme sugli accessi in reparto. Un richiamo che avrebbe innescato l’ira di altri familiari del ragazzo: convinti che fosse stato impedito loro l’ingresso nella stanza, si sono presentati davanti alla porta del reparto e, dopo aver ignorato i ripetuti inviti al rispetto delle regole, uno di loro si è scagliato fisicamente contro l’infermiere.
La violenza si è consumata in pochi istanti, sotto lo sguardo sgomento di colleghi e pazienti. A evitare il peggio è stata la prontezza di una collega del malcapitato, che ha immediatamente allertato i carabinieri. L’aggressore, all’arrivo delle forze dell’ordine, si era già dileguato. Il sanitario, refertato al pronto soccorso, ha riportato contusioni guaribili in cinque giorni e ha presentato regolare denuncia.
L’episodio ha suscitato sdegno e indignazione. A intervenire è stato il movimento politico Forza Aversa, che ha espresso “profonda preoccupazione per l’ennesima aggressione ai danni di chi svolge con dedizione il proprio lavoro all’interno dell’ospedale Moscati, in particolare nel reparto di Chirurgia”. “Da tempo – prosegue FA – chiediamo all’amministrazione locale un intervento deciso per migliorare la sicurezza all’interno della struttura. È necessario che il sindaco o chi è delegato ai rapporti con l’Asl si attivi immediatamente per avviare un confronto con la direzione sanitaria dell’ospedale, finalizzato a rafforzare i controlli, regolamentare l’accesso dei visitatori e potenziare l’organico con nuovi medici e infermieri, sia a livello operativo che dirigenziale”.
Il movimento ha inoltre manifestato solidarietà all’infermiere coinvolto, estendendo il messaggio a tutto il personale sanitario del Moscati: “Siamo al fianco di tutti i lavoratori che, ogni giorno, prestano servizio in condizioni difficili e senza adeguate misure di protezione. Siamo pronti a sostenere ogni forma di mobilitazione o iniziativa volta a sensibilizzare l’Asl Caserta e le istituzioni locali, che troppo spesso rimangono spettatori inerti davanti alle continue violazioni dei diritti di chi lavora in uno degli ospedali più frequentati della regione”.