Tirana, Meloni: “L’Albania è Europa. Con Kiev per la libertà e la pace”

di Redazione

Uno dei momenti simbolici del vertice della Comunità Politica Europea, che si è tenuto a Tirana, è stato l’incontro tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama. Sotto una pioggia battente, davanti ai riflettori di giornalisti e fotografi in piazza Skanderbeg, Rama ha accolto Meloni inginocchiandosi galantemente mentre lei scendeva dall’auto. Un gesto teatrale che ha strappato il sorriso della premier italiana: “Edi, dai no! Lo fa solo per sembrare alto quanto me”, ha ironizzato in inglese.

Ma dietro le battute, la giornata ha assunto toni decisamente più seri. Intervenendo alla sessione plenaria del summit, Meloni ha ribadito con fermezza la visione italiana sul futuro del continente: “L’Albania è ovviamente europea, così come l’Italia, la Serbia, la Norvegia. Indipendentemente dall’appartenenza a questa o quella organizzazione, l’Unione Europea è lo spazio in cui si realizza quella che mi piace definire riunificazione europea”. Una metafora plastica, quella scelta dalla premier, che ha paragonato i Paesi europei alle dita di una mano: diverse, ma unite in un insieme coerente.

Il suo intervento ha poi toccato uno dei temi più sensibili dell’attualità: la guerra in Ucraina. Con lo sguardo rivolto verso Volodymyr Zelensky, presente in sala, Meloni ha sottolineato il legame profondo tra libertà e identità europea: “Non c’è nulla di più europeo di un popolo disposto a rischiare tutto per la propria libertà e indipendenza. L’eroismo quotidiano del popolo ucraino ci ricorda chi siamo”.

Nel confermare il sostegno dell’Italia a Kiev, la premier ha espresso un messaggio chiaro: “La nostra sicurezza e la nostra libertà dipendono dal ripristino della forza del diritto contro la legge del più forte. Siamo al fianco dell’Ucraina non solo per solidarietà, ma perché difendiamo anche la nostra libertà. Vogliamo la pace, ma non una pace imposta”.

Riferendosi indirettamente ai recenti sviluppi nei negoziati internazionali, Meloni ha dichiarato: “Ieri abbiamo visto chi era davvero disposto a trattare e chi invece continua a cercare alibi. Il mondo ha capito”. E ha ribadito la necessità di continuare il pressing diplomatico: “Non dobbiamo considerare gli ostacoli come battute d’arresto. Serve determinazione per ottenere un cessate il fuoco senza condizioni e un accordo di pace con garanzie reali per l’Ucraina. L’Italia è pronta a fare la sua parte”.

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