Aversa, De Michele: “Scelte retrograde su Ztl. Servono scelte coraggiose, non populistiche”

di Redazione

Aversa (Caserta) – “Meno auto, più persone. Una città a misura di tutti”. È questo lo slogan che campeggia sui manifesti comparsi in questi giorni ad Aversa, lanciati dal gruppo consiliare di opposizione La Politica che Serve. A promuoverli è Mario De Michele, consigliere comunale e voce critica nei confronti dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Francesco Matacena.

Nel mirino dell’opposizione c’è la recente decisione dell’esecutivo cittadino di ridurre orari e aree della Zona a Traffico Limitato. Una scelta che, secondo De Michele, rappresenta “un passo indietro grave, contrario al benessere collettivo e incoerente con quanto approvato in Consiglio comunale”. Il riferimento è al piano traffico varato con un’ampia maggioranza e pensato per disincentivare l’uso delle auto private a favore di una mobilità più sostenibile.

“La città ha bisogno di scelte coraggiose, non di misure accomodanti – incalza De Michele –. Tornare indietro sulla Ztl vuol dire rinunciare a un’idea diversa di città, più sana, più vivibile, più giusta”. A sostegno delle sue affermazioni, il consigliere cita i dati dell’Arpac, che certificano per Aversa ben 28 sforamenti dei limiti di PM10 dall’inizio dell’anno. “Numeri preoccupanti – sottolinea – che dovrebbero spingere chi governa ad agire con responsabilità, non a rincorrere consensi con scelte populiste”.

Nel suo intervento, De Michele non parla solo da esponente politico, ma anche da padre: “È qui che cresceranno i nostri figli e i nostri nipoti. Non possiamo condannarli a un’aria irrespirabile per timore di scontentare qualcuno”. E rilancia un tema finora rimasto ai margini del dibattito pubblico: i 26 chilometri di piste ciclabili ancora da completare, e un piano traffico “pronto all’uso”, che secondo il consigliere l’amministrazione sta disattendendo.

“Se dovessimo dare un voto alla coerenza del sindaco – afferma De Michele con tono polemico – sarebbe uno zero spaccato. Dopo mesi di lavoro, ora si smonta tutto con un colpo di spugna. È assurdo”. Infine, lancia un messaggio alla città: “Se sarà necessario, chiameremo le famiglie, le donne, gli uomini di Aversa a una grande mobilitazione. Perché ogni comunità ha diritto a uno spazio urbano che metta al centro le persone e non le auto”.

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