Si è conclusa a Mondragone, sul litorale casertano, la latitanza di due uomini ritenuti figure di spicco di un potente clan camorristico attivo nei territori di Frattamaggiore e Frattaminore, nell’area a nord di Napoli. I due, gravemente indiziati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, traffico e spaccio di stupefacenti, erano sfuggiti all’arresto nel febbraio scorso, sottraendosi all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
A bloccarli, nel pomeriggio di ieri, sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Napoli, in sinergia con i colleghi del commissariato di Frattamaggiore. Dopo settimane di serrate indagini, portate avanti senza sosta, i due latitanti sono stati individuati all’interno di un’abitazione a Mondragone, dove si nascondevano in compagnia di due donne, entrambe denunciate per favoreggiamento personale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i due arrestati avrebbero ricoperto ruoli chiave all’interno dell’organizzazione criminale, agendo come stretti collaboratori del capo del clan. Un sodalizio camorristico radicato sul territorio frattese e capace, nel tempo, di intrecciare legami con altre consorterie criminali operanti nelle zone limitrofe.
