Castel Volturno (Caserta) – Le fiamme hanno nuovamente colpito il cuore verde dell’Oasi dei Variconi. Nella notte di venerdì, ignoti hanno incendiato uno dei capanni dedicati al birdwatching, infliggendo un colpo durissimo a uno dei polmoni naturalistici più importanti della Campania, prezioso non solo per gli studiosi e i ricercatori, ma anche per le famiglie e gli appassionati che scelgono l’oasi per ammirare da vicino lo spettacolo delle migrazioni, tra cui l’affascinante passaggio dei fenicotteri rosa.
È il secondo episodio in meno di un mese, un segnale inquietante che fa temere una regia dolosa dietro questi attacchi ripetuti. A domare le fiamme sono intervenuti, con non poche difficoltà, gli uomini della Protezione Civile di Castel Volturno, coadiuvati dall’assessore comunale Vincenzo Gatta. Decisivo il loro intervento per salvare almeno la passerella in legno, risparmiata dalle fiamme.
Il caso ha scatenato reazioni dure. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, cui sono state inviate le immagini del rogo, denuncia un attacco sistematico al patrimonio ambientale: “Siamo di fronte a un’azione ignobile, che colpisce un’area protetta di enorme valore. Episodi come questo non possono essere archiviati come semplici atti vandalici. È evidente che dietro ci siano interessi e appetiti criminali infastiditi dal processo di riqualificazione dell’Oasi. Mi chiedo: a chi dà fastidio la rinascita di questo luogo? Serve subito un impianto di videosorveglianza e un controllo più serrato da parte delle forze dell’ordine”.
Sulla stessa linea il commissario straordinario dell’Ente Riserve Foce Volturno, Giovanni Sabatino, che parla apertamente di un’escalation preoccupante: “Due incendi in tre settimane non sono una coincidenza. Chi compie questi atti ha privato studenti, bambini, famiglie della possibilità di vivere un’esperienza unica a contatto con la natura. Ringrazio la Protezione Civile e l’assessore Gatta per il tempestivo intervento. Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di aprire subito un’indagine. Invito chiunque abbia visto qualcosa, anche in forma anonima, a farsi avanti. È indispensabile individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA