Pizzo su campus scolastico a Santa Maria a Vico: arrestati boss del Clan Massaro e la compagna

di Redazione

Un’estorsione consumata e un’altra, ancora più ambiziosa, solo tentata: il 3% di un appalto pubblico da 4 milioni di euro. È questo il cuore dell’operazione condotta all’alba del 16 aprile dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni, che hanno fermato due esponenti di vertice del clan camorristico “Massaro”. Si tratta di Clemente Massaro, 70 anni, – già condannato all’ergastolo e oggi in detenzione domiciliare con permesso di uscita – e della sua compagna, Antonietta Sgambati, di 64. I due sono accusati, in concorso, di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso.

Il decreto di fermo, emesso in via d’urgenza dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stato oggi convalidato dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere, riconoscendo i gravi indizi di colpevolezza raccolti a loro carico.

Le indagini hanno permesso di fare luce su una vicenda inquietante. Grazie a servizi di osservazione, pedinamenti, analisi delle immagini di videosorveglianza e testimonianze, i militari dell’Arma hanno ricostruito un primo episodio estorsivo risalente al 21 febbraio scorso: in quella data, l’imprenditore titolare di una ditta edile impegnata nella realizzazione di un campus scolastico a Santa Maria a Vico, sarebbe stato costretto a versare diverse migliaia di euro alla coppia. Non soddisfatti, il 14 aprile i due sarebbero tornati alla carica con una nuova richiesta: un “saldo finale” equivalente al 3% dell’intero appalto, circa 120mila euro. Una somma mai riscossa grazie all’intervento tempestivo degli investigatori.

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