L’incontro con il pentito Francesco Schiavone, le battaglie che per anni lo hanno visto in prima linea, fino alla sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani sulla situazione di grave inquinamento ambientale che ha colpito il territorio compreso tra le province di Napoli e Caserta, tristemente noto come “Terra dei Fuochi”.
Don Maurizio Patriciello ha incontrato gli studenti del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nell’ambito del ciclo di seminari del Dottorato di ricerca in Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali.
Nel corso del suo intervento, il parroco anticamorra di Caivano ha sottolineato come “forse, negli anni passati, anche le Università avrebbero dovuto rivolgere maggiore attenzione a quanto accadeva su questi territori”. Al centro del dibattito anche l’approfondimento delle implicazioni legali e sociali della sentenza della Cedu, le responsabilità giuridiche e le azioni politiche necessarie per garantire un effettiva tutela della salute pubblica.
“Una sentenza particolarmente significativa sia dal punto di vista tecnico-giuridico, ma soprattutto per il territorio, dal quale provengono la maggior parte dei nostri studenti. Quindi, è molto importante che il Dipartimento si occupi della decisione della Corte”, ha detto Ambrogio Desiano, coordinatore del Dottorato di ricerca Internazionalizzazione dei Sistemi Giuridici e Diritti Fondamentali.
In collegamento, tra gli ospiti del dibattito, Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, e Guido Raimundi, già presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uno, il quale ha parlato di “sentenza storica” perché “per la prima volta viene data una risposta alle preoccupazioni e all’attese di questa terra per una vera tragedia che si trascina oramai da più di trent’anni”. IN ALTO IL VIDEO