Minacce a De Angelis, numerosi attestati di solidarietà

di Redazione

in alto, da sin. Zinzi, Caputo e Cozzolino; in basso, da sin. Savoia, Di Santo e BrancaccioCESA. Sono tantissimi gli attestati di solidarietà che in queste ore giungono al sindaco di Cesa, Vincenzo De Angelis, vittima di minacce scritte sulla tomba del padre Gennaro, ucciso dalla camorra.

CAPUTO. “La profanazione della tomba del padre di Vincenzo De Angelis, sindaco di Cesa, e le scritte che lo minacciano di morte, rappresentano un atto gravissimo che colpisce una comunità intera”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza. “A poche ore dalla sepoltura di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, barbaramente trucidato dai sicari della camorra, – dice Caputo – dobbiamo assistere ancora ad un gesto di violenza nei confronti di un primo cittadino impegnato nel contrasto alle illegalità. E’ ora di dire basta a questa spirale di azioni rivolte, vigliaccamente, contro quanti sono impegnati quotidianamente nel difficile compito di amministrare in realtà difficili, perseguendo principi di legalità e non piegandosi alla criminalità organizzata. I responsabili di questo gesto incivile, devono essere al più presto assicurati alla giustizia. De Angelis è uno di quei sindaci che si dedica con impegno ed abnegazione, alla sua città e ai suoi concittadini senza risparmiarsi”. “Sono vicino a Vincenzo – conclude Caputo – con l’affetto di sempre, nella convinzione che questo deplorevole episodio non peserà sulla sua consueta serenità”.

COZZOLINO. L’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino ha sentito telefonicamente De Angelis, per esprimergli “solidarietà e vicinanza a seguito delle intimidazioni ricevute”. “Vincenzo non è solo, – dice Cozzolino – siamo al suo fianco nella battaglia quotidiana che conduce per migliorare il suo territorio nel pieno rispetto delle regole e della legalità”, ha detto Cozzolino. “Fare politica al Sud è difficile. Spesso le forze oscure della criminalità e della camorra per affermarsi e acquisire potere provano ad isolare quegli amministratori bravi e onesti, come Vincenzo o come il povero Angelo Vassallo. Per questo le istituzioni, le forze politiche, sociali e civili devono stare unite e non dividersi mai per affermare pienamente la forza e la presenza dello Stato”.

Andrea CozzolinoPD CAMPANIA. Anche il Pd Campania e della federazione provinciale di Caserta esprimono solidarietà: “Vincenzo De Angelis non è solo. La risposta più forte a questo atto vergognoso sta già arrivando dalle tante persone oneste e coraggiose di queste terre che oggi più che mai si stringono attorno ad un sindaco che crede nella legalità ed opera per essa, senza timore e senza tentennamenti”, hanno dichiarato il segretario regionale del Pd Campania Enzo Amendola ed il commissario provinciale del Pd Caserta Ciro Cacciola. Questa mattina il deputato casertano del Pd Stefano Graziano si è recato a Cesa dove ha incontrato il sindaco Enzo De Angelis ed i militanti e gli iscritti del circolo del Pd locale. “Siamo tutti vicini ad Enzo”, ha detto il parlamentare. “Al nostro amico sindaco, al Pd di Cesa e a Cesa tutta, tutto il sostegno necessario ad andare avanti con fierezza in questo cammino di legalità e di coraggio”. A De Angelis anche la solidarietà di Nicola Ucciero che ribadisce “l’impegno dell’intero partito al fianco di Enzo De Angelis e di tutti gli amministratori che come lui lavorano ogni giorno in nome e nel rispetto della legalità”.

BRANCACCIO. “Siamo di fronte ad un atto deplorevole teso a minare la stabilità di un uomo, della sua famiglia e di un’intera comunità. Mi auguro che le forze dell’ordine sappiano fare chiarezza, quanto prima su quello che è accaduto a Cesa. Come commissario dei Popolari per il Sud e come collega sindaco, esprimo tutta la solidarietà ad Enzo De Angelis esortandolo ad andare avanti nel suo impegno pubblico”. E’ forte il messaggio di sostegno di Angelo Brancaccio al primo cittadino di Cesa vittima di un atto intimidatorio. “Tutte le istituzioni, le forze politiche, quelle sociali, indipendentemente dal loro colore, in questo momento devono fare quadrato – ha detto – il vile atto che ha colpito il sindaco di Cesa, arriva a pochi giorni da quello che ha subito il dirigente di Marcianise dei Popolari per il Sud Franco Mastroianni. Non può passare il messaggio che è così semplice colpire chi si espone in prima persona nell’interesse della propria comunità. Il dovere di noi tutti è quello di promuovere una convinta azione di contrasto contro questi fenomeni per dare un segnale forte di cambiamento teso a far voltare pagina a questa terra”.

Giuseppe SavoiaSAVOIA. L’ex sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Savoia: “Esprimo a nome mio e dell’intero Pd di Sant’Arpino, vicinanza e solidarietà all’amico Vincenzo De Angelis per l’infame ed esecrabile gesto nei confronti della memoria del padre Gennaro e per l’atto intimidatorio nei suoi confronti. Vincenzo De Angelis, una persona, un giovane amministratore che dal primo giorno del suo mandato di Sindaco ha avuto le idee chiare su come amministrare, ed amministrare bene in piena legalità e trasparenza, in un territorio dove la Camorra è ben radicata da tempo. Non si è mai fatto intimidire da pressioni o condizionamenti, portando a compimento la programmazione avviata dal suo predecessore, l’amico Peppe Fiorillo. Siamo profondamente sconcertati per questo ennesimo attacco alle Istituzioni e specie a chi vuole governare un territorio che va governato e che deve riscattarsi dalla morsa di una piovra che sta annientando la già difficile economia locale, specie nel settore dell’edilizia. Credo che bisogna tenere ancora più alta la guardia per manifestare il netto rifiuto di queste logiche camorristiche, che ormai sembrano essere accettate passivamente senza un adeguato contrasto a livello di impegno politico e civile. Il vile atto nei confronti del sindaco di Cesa segue l’altro, non meno allarmante, accaduto nel nostro paese, dove un imprenditore è stato duramente picchiato per aver rifiutato di subire una estorsione. E solo grazie all’intervento dell’arma dei Carabinieri non si sono avute conseguenze più gravi. E’ necessario – ha ancora detto Savoia – che le forze politiche, la società civile, le associazioni presenti sul territorio e i giovani soprattutto assumano iniziative unitarie affinché cresca la consapevolezza che i fenomeni camorristici vanno fermamente contrastati e rifiutati perché, oltre ad essere atti di elevata criminalità, costituiscono un ostacolo allo sviluppo e alla crescita economica e sociale delle nostre realtà territoriali. Al Governo, al quale riconosciamo il merito dei recenti successi nel contrasto a tali fenomeni specialmente nei confronti dei ‘livelli’ superiori dei criminali, chiediamo un maggiore impegno ed una maggiore attenzione rispetto a ciò che accade nelle piccole realtà locali, dove interessi della criminalità minore si saldano con quelli della malavita organizzata, dando vita a fenomeni di insicurezza e di rischio per coloro, che hanno il coraggio di rifiutare e di dire no alla protervia camorristica. Bisogna, con il concorso di tutti gli uomini liberi ed onesti, organizzare opportune e necessarie iniziative per evitare che ci siano altre vittime innocenti”.

Eugenio Di SantoDI SANTO. Il sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo: “Un gesto vigliacco aggravato ancora di più dal fatto che le minacce siano state fatte oltraggiando la memoria di suo padre, vittima innocente della camorra. Un gesto che colpisce non solo il sindaco e la sua famiglia, ma la comunità intera. Un atto ignobile che non può che essere condannato con tutte le nostre forze per far sì che, chi si serve di strumenti come questi per dialogare, venga zittito per sempre e assicurato alla giustizia. La politica non ha certo bisogno di atti vergognosi come questo ma di amministratori come De Angelis, che non si lasciano intimidire dalle minacce e si dedicano con impegno e sacrificio alla propria comunità perseguendo, sempre e solo, principi di legalità e di giustizia. E’ necessario, dunque, che tutte le forze politiche e le associazioni del nostro territorio siano unite nella lotta contro la criminalità e che, chi compie gesti come questo, solo ultimo cronologicamente, non resti impunito. La crescita e lo sviluppo delle nostre terre, infatti, gravemente ostacolati dalla malavita organizzata, devono, invece, rappresentare la priorità assoluta dell’azione amministrativa e possono essere garantite solo se le forze politiche restano unite per confermare tutta la loro forza. Esprimo, dunque – ha concluso Di Santo – la mia più profonda solidarietà a Vincenzo ricordandogli che non sarà mai solo nella lotta per la legalità e la giustizia”.

ZINZI. Il presidente della provincia di Caserta, Domenico Zinzi: “Esprimo piena solidarietà al sindaco di Cesa, Vincenzo De Angelis, vittima nei giorni scorsi di una vile intimidazione. Assieme alla Giunta che presiedo, sono vicino al primo cittadino di Cesa a seguito dell’indegno episodio criminale che lo ha colpito. Questo atto intimidatorio deve ricordarci ancora una volta quanto sia importante non abbassare mai la guardia nella lotta alla criminalità organizzata. Nel contrasto a questi fenomeni criminali non ci deve essere alcun tipo di divisione né politica, né partitica. E’ necessario che tutte le istituzioni e le forze politiche siano unite al fine di liberare il nostro territorio dalla camorra”.

MORLANDO. Tommaso Morlando, dirigente regionale dell’Italia dei Valori: “Esprimo solidarietà e vicinanza a seguito delle intimidazioni ricevute a nome personale e dell’IdV regionale al sindaco Vincenzo De Angelis. Non lasciamo da solo Vincenzo, restiamo al suo fianco per dargli forza e sostegno in una quotidianità d’impegno per la sua terra e per amministrare nella legalità, senza subire pressioni o intimidazioni. “Fare politica dalle nostre parti è sempre più difficile”. La criminalità e la camorra per continuare a mantenere un potere che non vuole assolutamente perdere, prima provano ad isolare e a delegittimare quegli amministratori onesti e competenti come Vincenzo, e poi quando non ci riescono li uccidono… come hanno fatto con il povero Angelo Vassallo. Per questo le istituzioni, le forze politiche, sociali e civili devono stare unite per affermare pienamente la presenza dello Stato che deve rivendicare, come priorità nazionale, attraverso investimenti mirati e progetti auto propulsivi, il ripristino della legalità e della vivibilità per le nostre terre, che invece vengono offese e mortificate dall’attuale governo”.

LUSINI. Il sindaco di Teverola Biagio Lusini: “L’ignobile episodio che ha visto protagonista il sindaco di Cesa Vincenzo De Angelis riempie di sconforto non solo la comunità di Cesa, ma tutti i cittadini e gli amministratori che, giorno epr giorno, conducono la loro esistenza all’insegna della responsabilità e della legalità. L’ennesimo atto intimidatorio contro un rappresentante delle istituzioni ci deve indurre sempre di più alla formazione di una cordata forte ed inespugnabile contro la camorra. De Angelis, cui va la piena solidarietà dell’amministrazione comunale di Teverola, non si senta solo. Siamo tutti dalla sua parte e a lui il massimo sostegno nel percorso di cambiamento intrapreso con forza ed impegno per il riscatto delle nostre terre”.

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