Caserta diventa “Città Turistica”

di Redazione

CasertaCASERTA. La Regione Campania ha concesso alla città di Caserta il requisito di “Comune ad economia turistica”.

Il procedimento – avviato addirittura fin dal 1998 – è stato ripreso dall’assessore Biagio Esposito fin dall’atto del suo insediamento alle Attività Produttive ed è giunto ad una conclusione positiva per la concordante volontà dell’assessore regionale Andrea Cozzolino.

Il riconoscimento consente in pratica che gli orari di apertura e di chiusura per tutti gli esercizi commerciali che operano sul territorio comunale potranno essere liberamente determinati dagli stessi operatori per l’intero anno unitamente alla deroga all’obbligo di chiusura domenicale e festiva.

Il via libera della Regione tiene conto della delibera di Giunta comunale del 9 aprile scorso – che riproponeva l’istanza già avanzata nel lontano 1998 – e che ricordava “il considerevole patrimonio storico, artistico, culturale del Comune di Caserta, con particolare riferimento al Real Sito di San Leucio e alla Reggia vanvitelliana (entrambi dichiarati Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco), al Borgo medievale di Casertavecchia e alle edizioni di Leuciana Festival, manifestazione rientrante a pieno titolo tra i Grandi Eventi della Regione Campania che richiama ogni anno una media di oltre quarantamila presenze”.

“Abbiamo fatto un passo concreto – ha commentato soddisfatto l’assessore Esposito – almeno per gettare basi solide verso uno sviluppo e un potenziamento dell’attività turistica che da sola potrebbe rappresentare un volano di sviluppo per il territorio. Mi piace ricordare che in questa battaglia che abbiamo condotto – e che dovrà essere naturalmente riempita di altri e più forti connotati politici e amministrativi – abbiamo avuto al nostro fianco l’Ente provinciale per il Turismo e le principali associazioni di categoria, Ascom e Confesercenti, che hanno evidentemente compreso le potenzialità che il riconoscimento regionale comporta per l’imprenditoria cittadina, commerciale e non”.

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