Aversa – Ospiti della scuola Suee “Konstantin Kiril Filosof” di Ruse in Bulgaria, gli alunni dell’Osvaldo Conti, in delegazione con i docenti Luigi Alterani e Carla Gallo, hanno dato avvio al Progetto Erasmus+ KA2 “New Voices of Europe”. All’ incontro hanno preso parte anche altre scuole europee: ErichKaestner Gymnasium Laatzen, Souee “Konstantin-Kiril Filosof” Ruse (Bulgaria), Mailand videregående skole Lørenskog(Norvegia), Polhemskolan, la Lund (Svezia), Ogec Saint Denis Annonay (Francia). Il Meeting ha avuto nella presentazione la discussione sui problemi e sulle opzioni concernenti gli immigrati in Ue.
E’ stata l’occasione per chiarire che cosa si può concretamente fare, investendo anche il piano delle responsabilità e delle soluzioni, che inevitabilmente vanno a toccare anche la scuola. Più volte si è fatto riferimento all’effetto mediatico, almeno da noi, che ha contribuito a instaurare nei cittadini, toni allarmistici e drammatici, indicando la questione migratoria quasi esclusivamente in termini di “invasione”, di “problema di sicurezza nazionale” e di “interesse di ordine pubblico”.
“L’accordo di rete con le atre scuole dell’Europa funziona alla grande, anche in riferimento ad alcune problematiche, diventate motivo di studio e di confronto. Noi come scuola abbiamo puntato decisamente sulla mobilità all’estero dei nostri alunni, nell’ottica di alimentare il canale dell’apprendimento. L’Erasmus ci sta arricchendo sotto tutti i punti di vista e si sta rivelando una grande opportunità di crescita”. E’ la dirigente del Conti, professoressa Filomena Di Grazia, ad affermarlo, senza trascurare gli aspetti più importanti, che hanno messo insieme tante scuole dell’Europa in un’occasione così importante. Particolarmente seguita dagli studenti è stata inoltre la simulazione di una riunione del Parlamento Europeo.
Il docente referente dell’Erasmus+ del Conti, il professor Luigi Alterani, durante la seduta, si è soffermato a lungo sulla consapevolezza e sullo sviluppo di una coscienza comune di appartenenza europea, attraverso l’elaborazione di proposte concrete, dibattute successivamente nell’ assemblea, strutturata sul modello della plenaria del Parlamento europeo. “Avvicinare i giovani alle istituzioni europee, attraverso una simulazione del Parlamento, affrontando il tema della cittadinanza attiva europea, è stato il momento più significativo di come gli stessi giovani vivono la convivenza multiculturale e multietnica. I nostri ragazzi – ha concluso Alterani – hanno avuto modo di toccare con mano come si vive altrove. Sono stati infatti ospitati dalle famiglie di studenti della scuola bulgara ed hanno potuto osservare dall’interno lo stile di vita e alcune tradizioni del paese ospitante”.