Panchine distrutte nella villa comunale. Masi: “Atto inqualificabile”

di Emma Zampella

 CARINARO. Era stata pensata come una struttura di svago, un luogo in cui i bambini avrebbero potuto divertirsi con giostre appositamente create, oppure dove gli anziani si sarebbero potuti incontrare nel loro tempo libero.

Ma pare che questo ai cittadini del paese non piaccia. Sembrano lontane quelle domeniche in cui si vedevano nella villa comunale di Carinaro i bambini divertirsi con i propri genitori o i ragazzini che passavano con i loro compagni qualche ora in tranquillità. Infatti, dal consueto giro di perlustrazione condotto, lo scorso 22 novembre, dalla squadra di vigilanza comunale, assieme all’assessore Paolo Sepe, è stato riscontrato che all’interno della villa comunale “A. Sepe”, l’area attrezzata con panchine e tavolini, realizzati in materiale cementizio, è stata oggetto di atti vandalici.

Da quanto emerge, lo scempio sarebbe stato compiuto tra la notte del 21 e 22 novembre da ragazzi del posto.Del caso si è subito occupato il comando di Polizia Municipale, coordinato dal capitano Giovanni Zampella,che ha notificato l’accaduto anche alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, alla stazione dei carabinieri di Gricignano, e al sindaco Mario Masi.

Chiesto, inoltre, untempestivo intervento all’Ufficio Tecnico del Comune, affinché sia ripristinato il decoro nel parco intitolao ad Armando Sepe, cittadino illustre che il paese volle omaggiare in questo modo. Un luogo che territorialmente appartiene alla città antistante, Aversa, ma che è gestito dall’amministrazione carinarese, che paga un fitto. “L’area dovrà essere necessariamente e costantemente monitorata. – ha detto il sindaco Masi, che considera inqualificabile l’accaduto – Servono maggiori controlli, apportabili sia tramite un aumento effettivo della sorveglianza da parte della squadra di Polizia Municipale, sia grazie al posizionamento ci telecamere che possano in qualsiasi momento individuare colpevoli di ulteriori atti vandalici o altro”.

Anche perché quello che nasce come luogo di ritrovo dei bambini e adolescenti sta diventando teatro di azioni poco consone per gli stessi: sarebbero stati avvistati, nell’area, lontano, ma non troppo, da occhi indiscreti, ragazzi intenti a drogarsi. Per tale motivo sarebbe diminuita fortemente la presenza di ragazzi che di sabato sera o di domenica mattina si riunivano per trascorrere del tempo insieme.

Il parco pubblico, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dai cittadini, che lamentavano l’assenza nel paese di un’area in cui i bambini e ragazzi potessero divertirsi con tranquillità, è un bene che va salvaguardato, anche perché negli ultimi anni è stato il fiore all’occhiello della comunità.

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