Scritte in arabo su palazzo Normale di Pisa. Sindaco: “La città è ferita”

di Stefania Arpaia

Pisa –  Delle scritte in arabo sono comparse sul palazzo della scuola Normale, nella notte tra giovedì e venerdì, a Pisa. 

Sulla facciata disegnata dal Vasari, in piazza dei Cavalieri, ci sono due scritte in arabo e quella che sembra una svastica rovesciata. Si stanno in queste ore analizzando le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza per cercare di risalire ai responsabili ma secondo gli inquirenti non si tratterebbe di terroristi ma piuttosto di un gruppo composto da 3 vandali.

Sul posto sono intervenuti sia polizia che carabinieri. “E’ una grave ferita per la città – ha commentato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi – è il segno di un disprezzo per un bene comune prezioso che va combattuto con la cultura e con la vigilanza. La piazza dei Cavalieri, con gli investimenti fatti negli ultimi anni e programmati, è un patrimonio di eccezionale valore, anche turistico. Si deve realizzare un progetto di fruibilità. Tutto il contrario del disordine e dell’uso inaccettabile, quello notturno, che purtroppo si è affermato. Le istituzioni devono progettare e garantire una svolta. Le città che vivono questi problemi devono essere aiutate ad affrontarli e risolverli”.

“Non è la prima volta che gli edifici di piazza dei Cavalieri, in pieno centro, vengono imbrattati o sporcati – ha aggiunto il direttore della Normale Fabio Beltram – Ora parliamo di queste perché sembrano scritte in arabo ma tutti i palazzi di questa meravigliosa piazza, che sono tutti edifici monumentali, sono bersaglio di graffiti spesso volgari e noi quasi ogni settimana spendiamo soldi della collettività per ripulirli. Il vero scandalo è far finta di nulla, dobbiamo interrogarci sul grado di civiltà della nostra comunità”.

“Purtroppo quasi ogni mattina, soprattutto in corrispondenza dei weekend – ha proseguito – ci troviamo davanti a resti di vomito e decine di chili di vetri rotti sul selciato. La notte questa piazza diventa terra di nessuno e preda di una movida fuori controllo”.

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