Napoli, operazione anticamorra: arresti alla Sanità, rimosso altarino per Emanuele Tufano

di Redazione

Un’edicola votiva che ricordava Emanuele Tufano, il quindicenne ucciso il 24 ottobre 2024 durante un conflitto a fuoco tra gruppi di giovani dei quartieri Sanità e Mercato, è stata rimossa nel Rione Sanità di Napoli. Il gesto si inserisce in un’operazione più ampia condotta questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto soggetti.

Il provvedimento – L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia della procura partenopea. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di porto e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento, con l’aggravante della finalità mafiosa.

Le indagini – Le attività investigative, sviluppate tra il 2024 e il 2025 dal nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli e coordinate dalla Dda di Napoli, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza. Dalle ricostruzioni è emersa la disponibilità di numerose armi da fuoco, ritenute funzionali al controllo del territorio e all’agevolazione delle attività del clan Sequino-Savarese, con l’obiettivo di consolidarne l’egemonia nel Rione Sanità.

Armi occultate nel quartiere – Gli investigatori hanno individuato proprio nel rione i luoghi di occultamento dell’arsenale. Contestualmente, su delega della Dda, sono state eseguite perquisizioni personali, locali e domiciliari mirate al rinvenimento di armi e munizioni. Durante le operazioni, come riferito dai carabinieri, in un’area comune di un condominio è stata trovata e sequestrata una pistola completa di caricatore e proiettili, risultata perfettamente funzionante.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico