Marijuana “light” solo sulla carta: sequestro tra il Vesuviano e l’Agro Nocerino-Sarnese

di Redazione

Quarantacinque chilogrammi di marijuana messi in vendita come prodotti legali, ma con livelli di principio attivo ben oltre i limiti consentiti. È questo l’esito di una mirata attività di controllo condotta dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, che ha fatto luce su un sistema di commercializzazione ingannevole nel settore della cannabis sativa.

I controlli nei cannabis shop – L’indagine nasce dagli ordinari accertamenti eseguiti all’interno di esercizi specializzati nella vendita di prodotti a base di cannabis, i cosiddetti cannabis shop. Fin dalle prime verifiche è emersa una mistificazione della reale natura dei derivati della marijuana, proposti ai consumatori con la dicitura “light”, nonostante caratteristiche incompatibili con la normativa vigente.

Le perquisizioni e il sequestro – Nell’ambito delle attività delegate, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Scafati hanno eseguito perquisizioni in più punti vendita e locali di stoccaggio situati in diversi comuni dell’agro nocerino e dei paesi vesuviani. L’operazione ha portato al sequestro di 44,7 chilogrammi di marijuana e di numerose confezioni di liquido di ricarica per sigarette elettroniche. Le analisi effettuate sulla sostanza sequestrata hanno evidenziato valori di Thc ampiamente superiori alla soglia di legge, fissata allo 0,6%.

Prodotti pericolosi e irregolari – Oltre al superamento dei limiti consentiti, la merce presentava ulteriori irregolarità ritenute potenzialmente dannose per la salute dei consumatori: assenza delle certificazioni di filiera, mancata esibizione delle analisi di laboratorio obbligatorie e difformità tra l’etichettatura e il reale contenuto dei prodotti messi in commercio.

La misura cautelare e la sentenza – Nel corso delle indagini uno degli indagati è stato destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora, applicata sulla base degli elementi raccolti. All’esito del procedimento, definito con rito abbreviato, il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso una sentenza definitiva di condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione e a 12mila euro di multa, disponendo anche l’interdizione temporanea dall’esercizio dell’attività commerciale. Confermate le ipotesi di reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per le quali è stata ordinata la distruzione del materiale sequestrato.

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