Castel Volturno, “scatola con banconote in auto”: il sindaco Marrandino indagato per corruzione

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – Un passaggio rapido, una scatola chiusa, il sedile dell’auto come nascondiglio. È in questa sequenza, ripresa da una microcamera, che si configurerebbe un presunto patto corruttivo che vedrebbe coinvolto Pasquale Marrandino, 39 anni, sindaco di Castel Volturno. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal procuratore Pierpaolo Bruni, con i sostituti Giacomo Urbano e Anna Ida Capone, e condotta dai carabinieri. Insieme a Marrandino, risulta indagato anche l’ingegnere Daniele Di Caprio, 33 anni, di Cancello ed Arnone.

Lo scambio in auto – L’episodio chiave dell’indagine risale al marzo scorso. Questa la scena emersa dalle indagini: Marrandino e Di Caprio si incontrano nei pressi di un bar della città del litorale domizio. I due si trovano nell’auto del sindaco. Le immagini registrate da una microcamera installata su un microchip che monitora il veicolo mostrano il professionista mentre consegna una scatola chiusa al primo cittadino. Marrandino la sistema sotto al sedile senza alcun commento, come se tra i due vi fosse già un accordo. Nei giorni successivi, sempre secondo gli accertamenti, dalla scatola sarebbero state prelevate banconote da 20 euro fino a raggiungere la somma di 560 euro, ritenuta dagli inquirenti l’importo di una “mazzetta”.

L’incarico da quasi 29mila euro – Secondo gli investigatori, il denaro sarebbe stato versato in cambio dell’affidamento diretto di un incarico relativo a servizi, anche informativi, per la raccolta e il trasporto dei rifiuti a Castel Volturno. Un incarico dal valore di quasi 29mila euro più Iva, assegnato senza attingere dalla lista dei tecnici e degli esperti del Comune, composta da ben 546 professionisti.

Il sospetto di un sistema – Gli accertamenti sono andati avanti proprio per chiarire il “prezzo” della presunta tangente. Dalle verifiche sarebbe emerso che Di Caprio avrebbe ottenuto negli anni diversi incarichi dal Comune di Castel Volturno. Secondo la ricostruzione della Procura, il professionista avrebbe corrisposto somme di denaro al sindaco in cambio dell’assegnazione di incarichi pubblici, peraltro ben remunerati.

Le perquisizioni – Nell’ambito dell’attività investigativa, i carabinieri hanno sottoposto a perquisizione sia l’abitazione del primo cittadino sia quella del professionista. L’inchiesta prosegue per definire tutti i contorni della vicenda e verificare ulteriori eventuali responsabilità.

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