Caserta – “Nella seconda metà di ottobre, intorno al 20 per essere precisi, abbiamo inviato una serie di Pec a diverse amministrazioni comunali campane per segnalare i nostri delegati sui territori. Abbiamo ritenuto utile poter rappresentare le istanze del comparto Formazione coadiuvando ogni singola amministrazione che, mostrando di avere a cuore il tema lavoro e occupazione, avesse previsto un tavolo di concertazione ad hoc. Al 9 dicembre, quasi due mesi dopo, non vi è uno che abbia risposto, fosse anche solo per cortesia”. Non le manda a dire Nicola Troisi, segretario del Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate, sindacato datoriale delle agenzie formative campane.
“Siamo un numero di protocollo in diversi uffici, al momento, ma non uno strumento utile alle amministrazioni per mettere in campo azioni congiunte che, ad esempio, sappiano arginare l’emorragia di giovani costretti ad andare fuori”, continua Troisi. Che attacca: “Ultimamente, l’intero comparto è stato sotto attacco mediatico proprio perché il rapporto tra privato e istituzione è finito fuori carreggiata. Ma che colpa ne ha il privato, se gli atti con cui sarebbe utile dialogare con le amministrazioni vengono puntualmente disattesi?”.
“Siamo ancora in attesa di risposte, inoltre, da parte della Regione Campania: le nostre Pec e richieste formali — inviate anche in riferimento alle recenti criticità — giacciono prive di un minimo cenno di riscontro, nonostante l’urgenza di attivare nuove opportunità concrete per i giovani e per il mercato del lavoro regionale. Se davvero si vuol parlare di formazione e lavoro, quel dialogo istituzionale non può restare sulle scrivanie: serve un gesto di rispetto verso chi ogni giorno investe professionalità e risorse per creare futuro”, aggiunge Troisi. “Con le sfide che attendono il comparto, quella interlocuzione non può più essere considerata rinviabile: chiediamo un confronto vero, risposte immediate e impegno concreto per sostenere la formazione e l’occupazione nella nostra regione”, conclude.

