Aversa (Caserta) – Difficile dire se questa è la parola “fine”, ma il Tar Campania si è nuovamente pronunciato (con sentenza 8353) sullo standard di via Santa Lucia ed ancora una volta l’esito ha visto soccombere il Comune di Aversa con l’annullamento dell’ordinanza dirigenziale e dura condanna alle spese.
La vicenda parte da lontano, da quando, nel 2015, il Comune ordina al condominio il rilascio dell’area, che si sarebbe dovuta cedere 27 anni prima, e la demolizione della recinzione. Difeso dall’avvocato Fabrizio Perla, il condominio ottiene sentenza dal Tar nel 2020 che accoglie il ricorso per quanto riguarda la demolizione, per carenza di potere, e rimanda al giudice ordinario per la questione della proprietà dell’area. Ma anche il Tribunale di Napoli Nord, nel 2023, accoglie pienamente la domanda del condominio e dichiara, infatti, del tutto nulla, per carenza assoluta di potere, l’ordinanza del 2015, tra l’altro rigettando anche la domanda riconvenzionale del Comune tesa ad ottenere l’accertamento dell’occupazione dell’area in questione ed il suo rilascio.
Nonostante queste sentenze passate in giudicato, il Comune di Aversa, nel dicembre 2024, dunque a distanza di 37 anni dal “fatto”, è “ripartito” con una nuova ordinanza dirigenziale, la numero 252, con la quale, ancora una volta, “dato atto che questo ente intende tutelare il possesso del bene di sua proprietà allo stato occupato abusivamente”, e ancora una volta richiamando, tra gli altri, gli articoli 822, 823 e 824 c.c., che due sentenze avevano dichiarato inapplicabili, ha ordinato l’eliminazione della recinzione.
Impugnato il provvedimento dinanzi il Tar, sempre con l’avvocato Perla, durissima è stata la risposta dei giudici amministrativi di oggi che hanno confermato il già disposto accoglimento della sospensiva nel gennaio 2024, e hanno definitivamente annullato l’ordinanza sindacale, con dura condanna alle spese, ritenendo, qualora ce ne fosse bisogno, che l’ordinanza di ripristino a carico dell’amministratore, nemmeno poteva essere emessa.

