Aversa, qualità aria: 44 giorni oltre il limite di Pm10. Baldascino: “Serve svolta verde”

di Redazione

Aversa (Caserta) – I numeri, prima ancora delle polemiche: ad Aversa i giorni di sforamento delle Pm10 sarebbero già 44, contro un limite di legge fissato a 35. Un dato che, secondo il consigliere di opposizione Mauro Baldascino, “è un pugno nello stomaco per la salute dei cittadini aversani” e che apre uno scenario che l’esponente consiliare definisce “una vera e propria emergenza sanitaria per la nostra città”.

I dati Arpac e la centralina – Nel mirino finiscono le rilevazioni attribuite all’Arpac: “Questo dato allarmante, tra l’altro rilevato in una zona meno trafficata della città (la centralina si trova al liceo classico Cirillo), sappiamo sarà destinato a peggiorare in questo periodo dell’anno”, afferma Baldascino, rimarcando come il monitoraggio non riguardi un punto tradizionalmente considerato tra i più congestionati.

L’allarme già lanciato in Consiglio – Il consigliere rivendica di aver sollevato la questione mesi fa: “Questa condizione non è una sorpresa. Mesi fa, proprio attraverso un’interrogazione consiliare, avevamo già posto l’allarme su questo rischio, indicando la necessità di intervenire con misure serie e strutturali per la qualità dell’aria. Purtroppo, quanto preannunciato si è avverato”.

Accuse alla giunta Matacena – Nel ragionamento dell’opposizione, le responsabilità sono politiche e amministrative. Baldascino attacca: “La giunta Matacena ha scelto di stare dalla parte del traffico e dello smog, adottando un’ordinanza estemporanea mesi fa, riducendo addirittura la Ztl e non attuando il Piano traffico. Questo sta mettendo a rischio la salute dei cittadini. Bisogna cambiare completamente passo. Non servono più provvedimenti tampone, servono scelte coraggiose e permanenti”.

La proposta: Piano d’Azione Locale per la Qualità dell’Aria – La richiesta è netta e immediata: “L’Amministrazione deve attivare immediatamente un Piano d’Azione Locale per la Qualità dell’Aria, come previsto dalle normative. Un piano che contenga misure strutturali, organizzative e operative per ridurre le emissioni inquinanti, con un cronoprogramma chiaro e risorse dedicate, garantendo il rispetto dei limiti di qualità dell’aria e tutelando la salute pubblica”.

“Serve svolta verde” – Il consigliere chiude puntando sul tema più sensibile: “Con la salute salute dei cittadini e dei bambini non si scherza. Ad Aversa serve una svolta verde concreta. Non possiamo più permetterci di respirare emergenza e paralisi”.

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