Dramma nel Nolano: 25enne uccide la sorella a San Paolo Bel Sito e poi chiama 112

di Redazione

La porta dell’appartamento si apre. A terra, nel soggiorno di una palazzina di cinque piani giace il corpo di Noemi Riccardi, 23 anni, colpita da diversi fendenti. Accanto a lei c’è il fratello, Vincenzo Riccardi, 25 anni: è lui ad aver appena telefonato al 112 per dire di aver ucciso la sorella a coltellate.

La chiamata e l’arrivo dei carabinieri – È il primo pomeriggio di oggi a San Paolo Bel Sito (Napoli) quando arriva alla centrale operativa la richiesta di intervento. A chiamare è lo stesso giovane, che riferisce ai militari di aver colpito mortalmente la sorella. Sul posto intervengono i carabinieri della compagnia di Nola insieme ai soccorritori. L’omicidio è avvenuto in via San Paolo Bel Sito 150, strada che porta lo stesso nome del piccolo centro del Nolano.

La scena nell’appartamento e la videochiamata alla madre – Quando i carabinieri entrano nell’abitazione trovano la 23enne ormai senza vita, colpita da più coltellate. Ad attenderli, immobile, c’è il fratello. Non tenta la fuga, non oppone resistenza, non incrocia lo sguardo di nessuno: resta fermo nel soggiorno, fissando il pavimento. Pochi minuti prima avrebbe fatto una drammatica videochiamata alla madre, in quel momento fuori casa, mostrandole il corpo della figlia.

Il racconto del 25enne ai militari – Davanti ai carabinieri, il giovane conferma quanto già comunicato al telefono: dice di essere lui l’autore dell’aggressione e riferisce di aver colpito la sorella “in preda a un raptus di follia”. Una spiegazione che non attenua lo sgomento e che apre, anzi, molti interrogativi su ciò che è accaduto nei momenti precedenti all’omicidio.

Le indagini – I carabinieri stanno conducendo gli accertamenti sotto il coordinamento del pm di turno della procura di Nola, presente sul luogo del delitto. Il 25enne è stato accompagnato in caserma, dove verrà ascoltato a lungo dagli inquirenti per ricostruire ogni dettaglio: se vi sia stato un litigio, un conflitto improvviso, un segnale che potesse far presagire l’esplosione di violenza.

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