Capua, Ars et Vinum al Museo Campano: tre serate tra Borboni, Antica Roma e Medioevo

di Redazione

Capua (Caserta) – Il Museo Campano si è acceso per tre notti di storia e suggestioni: con Ars et Vinum il 7, 8 e 9 novembre, le sale di Capua sono diventate un palcoscenico itinerante dove teatro, danza e degustazioni hanno intrecciato memorie e sapori del territorio. Un percorso emozionale ha guidato il pubblico tra tre epoche-cardine – Periodo Borbonico, Epoca Romana e Medioevo – restituendo un dialogo serrato tra arte e identità locale attraverso la voce di attori, performer e narratori.

I tre contesti – L’inaugurale 7 novembre ha rievocato fasti e passioni del Regno delle Due Sicilie, con racconti e scene teatrali accompagnati dalle danze curate dall’associazione La Barca di Teseo. L’8 novembre il museo ha spalancato le porte alla Roma antica: narratrici in abiti storici hanno guidato gli spettatori tra emozioni e immagini di un mondo lontano, in un’atmosfera di forte coinvolgimento. Il 9 novembre la chiusura ha guardato al Medioevo, fra dame, cavalieri e misteri, con performance firmate dalle associazioni Artando e P&N Arti in Movimento.

Il gusto del territorio – Ogni serata si è conclusa con una degustazione di vini locali a cura delle aziende Bellaria, Mustilli e Cantine Palazzo Marchesale, affiancate dai prodotti caseari del Caseificio Franzese: un itinerario sensoriale tra eccellenze campane che ha completato l’esperienza, unendo memoria storica e piacere della scoperta. L’evento ha registrato un’ampia presenza di pubblico, confermando la forza di un progetto capace di coniugare cultura, spettacolo e promozione del territorio. Il Museo Campano ha rivolto un ringraziamento a associazioni, partner e aziende che hanno reso possibile le tre serate, contribuendo a un’esperienza immersiva e coinvolgente.

“Museo Campano riferimento per cultura del territorio” – “Con ‘Ars et Vinum’ il Museo Campano si conferma un punto di riferimento per la vita culturale del territorio. Attraverso iniziative come questa, la Provincia sostiene un modello di valorizzazione che intreccia arte, identità e partecipazione, offrendo alla comunità un modo nuovo di vivere il proprio patrimonio”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Anacleto Colombiano. “Con queste iniziative capaci di coinvolgere un ampio pubblico cresce sempre di più la forza attrattiva del Museo Campano, che diventa, oltre che un luogo di custodia di oggetti e reperti di grandissimo valore storico e artistico, un luogo di formazione, svago, confronto e divertimento, per avere davvero un museo vivente”, ha aggiunto il direttore del Museo Campano, Gianni Solino.

Il bilancio – Ars et Vinum ha ribadito il ruolo del Museo Campano come luogo vivo di incontro e di dialogo tra arte, storia e comunità, capace di custodire il passato e, al tempo stesso, di rinnovarlo nello sguardo del presente. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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