Qualiano, arrestato il latitante Alessandro Marasco dopo 14 mesi di fuga

di Redazione

Credeva di potersi confondere tra i volti di casa, davanti a un bar di Qualiano (Napoli). Invece la latitanza di Alessandro Marasco, 35 anni, ritenuto elemento di vertice della galassia criminale riconducibile agli Orlando-Polverino-Nuvoletta, si è chiusa lì: i carabinieri lo hanno bloccato senza che opponesse resistenza.

La cattura – L’operazione è stata eseguita dai militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, nell’ambito di un monitoraggio costante su parenti e sodali avviato dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli. L’uomo, ricercato dall’agosto 2024 dopo essere sfuggito a un blitz anticamorra, è stato riconosciuto mentre conversava con alcune persone e ammanettato davanti all’esercizio.

La latitanza – La fuga era iniziata oltre un anno fa: prima in Italia, poi in Spagna, quindi di nuovo in Italia. Per mesi si sarebbe nascosto sulla costa meridionale spagnola. Sulla sua testa pendeva anche un provvedimento di custodia cautelare del tribunale di Marbella per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Le contestazioni – In Italia è accusato di traffico e detenzione di droga. Secondo gli inquirenti avrebbe gestito le piazze di spaccio nell’area nord della provincia di Napoli per conto di tre clan, occupandosi anche del pagamento delle “mesate” ai pusher. Marasco rientra tra le 32 persone destinatarie di misura cautelare del Riesame di Napoli, emessa a seguito di un’istanza d’appello della Dda partenopea.

Il telefono criptato – Al momento dell’arresto aveva con sé alcune sim estere e uno smartphone dotato di sistema di comunicazione criptata via vpn, protetto da un meccanismo che in caso di accesso senza codice attivava il reset con cancellazione dei dati. Il dispositivo è stato sequestrato e verrà analizzato dagli esperti informatici dell’Arma.

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