Pompei, “souvenir” dagli scavi: fermato turista con cocci nello zaino

di Redazione

Si china lungo il percorso vicino all’anfiteatro, raccoglie cocci e frammenti come fossero ricordi da portare via. All’uscita di piazza Esedra lo aspettano vigilanza e carabinieri: l’ennesimo “souvenir” illegale dagli scavi di Pompei è finito prima nel suo zaino e poi, subito, nelle mani giuste.

Il fermo – L’uomo, riconoscibile per il cappello ornato da una vistosa piuma, è stato individuato dal personale della sicurezza all’uscita del sito e segnalato ai carabinieri del posto fisso. Bloccato, ha dapprima tentennato; quindi, di fronte alle domande, ha ammesso di aver raccolto le pietre lungo la strada nei pressi dell’anfiteatro. Ha sostenuto di non sapere che fosse vietato asportare materiali dall’area archeologica e di aver voluto solo un ricordo della città sepolta dal Vesuvio. I frammenti sono stati recuperati e restituiti alla direzione del Parco archeologico. Per il turista, un 40enne di origini polacche, è scattata la denuncia per furto aggravato.

I precedenti – Non è un episodio isolato. La scorsa estate, una guida segnalò un altro visitatore che raccoglieva pietre: i carabinieri fermarono un 51enne scozzese nei pressi della stazione Eav Villa dei Misteri. Nello zaino aveva un frammento di laterizio e cinque pietre; anche in quel caso scattò la denuncia a piede libero per furto aggravato. IN ALTO IL VIDEO

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