San Felice a Cancello, raccolta rifiuti: “Rimborsi 730 non pagati a operatori”. UilTrasporti pronta ad azioni legali”

di Redazione

San Felice a Cancello (Caserta) – Non un disguido, ma “una palese violazione della normativa fiscale e dei diritti patrimoniali dei dipendenti”. A denunciare il mancato pagamento dei rimborsi fiscali derivanti dal Modello 730/25 alle lavoratrici e ai lavoratori di Velia Ambiente S.p.A. è Giovanni Guarino, segretario regionale di UILTrasporti Campania.

La contestazione normativa – Secondo il sindacato, l’azienda avrebbe omesso di effettuare i conguagli fiscali nei termini previsti per legge. “Sembra il caso di ricordare all’azienda che l’articolo 51 del Decreto legislativo 241/1997 obbliga i sostituti d’imposta ad effettuare i conguagli fiscali, sia a credito che a debito, nei termini stabiliti dall’Agenzia delle Entrate”. Guarino richiama anche la prassi amministrativa: “La Circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 14/E del 2013 è chiara nel ribadire l’obbligo per i sostituti di corrispondere i rimborsi ai lavoratori senza ritardi”. Quindi il perimetro costituzionale e civilistico: “L’articolo 36 della Costituzione garantisce ai lavoratori il diritto a una retribuzione proporzionata e sufficiente, di cui fanno parte integrante anche i conguagli fiscali e i rimborsi spettanti; l’articolo 2099 del Codice Civile impone al datore di lavoro l’obbligo di corrispondere ogni elemento retributivo e accessorio spettante al dipendente”.

L’impatto sui dipendenti – “Il mancato rispetto di queste norme, non solo priva i lavoratori di somme di denaro già loro spettanti, ma rappresenta una lesione diretta della dignità e della certezza del reddito. È inaccettabile che, a fronte di obblighi fiscali sempre più stringenti e puntuali, i lavoratori si vedano negato ciò che è loro dovuto, subendo un danno economico concreto in un periodo già segnato dal caro vita e dall’aumento generalizzato dei costi”.

Diffida e prossime mosse – UilTrasporti annuncia di aver già attivato i passaggi formali. “Abbiamo già provveduto a diffidare formalmente la Velia Ambiente ad erogare immediatamente i rimborsi fiscali dovuti, corrispondere gli interessi maturati a causa dei ritardi e fornire riscontro ufficiale e scritto, con tempi certi e verificabili, sull’avvio delle procedure di pagamento. In assenza di un immediato riscontro, abbiamo preavvisato che informeremo le competenti autorità amministrative (Agenzia delle Entrate, Ispettorato Nazionale del Lavoro). Non solo ma siamo pronti ad intraprendere azioni giudiziarie collettive per il recupero delle somme e il risarcimento dei danni, oltre a promuovere iniziative di mobilitazione sindacale, affinché i lavoratori ottengano giustizia”. “I diritti dei lavoratori – conclude Guarino – non possono essere oggetto di rinvio o di disattenzione. La legge è chiara, e il suo rispetto è un dovere: i rimborsi vanno pagati subito”.

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