È stata identificata la vittima del macabro ritrovamento di lunedì sera nell’area verde tra un giardino pubblico e la linea ferroviaria, in località Casette di Spoleto: si tratta di Bala Sagor, detto Obi, ventunenne originario del Bangladesh, ospite di una casa di accoglienza e da poco impiegato come aiuto cuoco in un ristorante della città. Il giovane era scomparso da giovedì 18 settembre.
Il ritrovamento – Il corpo è stato rinvenuto all’interno di un sacco nero per rifiuti, in un terreno tra la vegetazione lungo una stradina che conduce alla ferrovia, in via primo Maggio, non lontano dal centro. Accanto al sacco, i carabinieri hanno trovato una bicicletta elettrica che ha da subito indirizzato le verifiche verso la pista del ventunenne scomparso.
Parti mancanti e secondo sacco – Nel sacco sarebbero state trovate soltanto alcune parti del corpo; del resto, secondo le prime informazioni, mancherebbero ancora all’appello. Un secondo sacco è stato individuato dai militari nei pressi del primo e, per gli investigatori, potrebbe contenere ulteriori resti. Sugli elementi rinvenuti sono in corso accertamenti; della presenza del secondo sacco dà conto anche l’agenzia Ansa.
Le indagini – I carabinieri del comando provinciale di Perugia, diretti dal colonnello Sergio Molinari, con la Sezione investigazioni scientifiche, stanno acquisendo le immagini delle telecamere comunali e di eventuali impianti privati per ricostruire quando il corpo sia stato lasciato nell’area e da chi. Sul posto sono intervenuti anche il sostituto procuratore Roberta Del Giudice, il medico legale Sergio Scalise Pantuso e i vigili del fuoco, impegnati fino a notte inoltrata nella perlustrazione della zona. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Spoleto, guidata dal procuratore Claudio Cicchella.
L’ipotesi di reato – Si procede per omicidio. Dalle prime valutazioni emerge che la vittima potrebbe essere stata uccisa con armi da taglio in un luogo diverso da quello del ritrovamento e successivamente sezionata, prima dell’abbandono del sacco e della bicicletta. L’autopsia, disposta dalla Procura, dovrà stabilire tempi e modalità del decesso e chiarire se il delitto sia avvenuto altrove. Decisivi saranno gli esiti degli esami sui reperti e l’analisi dei filmati.
La vittima – Bala Sagor risiedeva a Baiano di Spoleto, era arrivato in Italia da almeno due anni e lavorava come aiuto cuoco in un ristorante del centro. Dopo l’ultimo avvistamento, intorno alle ore 11 del 18 settembre, il suo telefono risultava spento. I familiari, che vivono a Roma, avevano sporto denuncia ai carabinieri e lanciato appelli sui social. La conferma della morte ha colpito la comunità bengalese, da anni radicata in Umbria.