Caro Scuola, Azione: “A rischio il diritto costituzionale allo studio in Campania”

di Redazione

La prima campanella dell’anno per i ragazzi campani è fissata per il 15 settembre. Ma anche quest’anno la scuola porta a un “vero e proprio salasso per le famiglie, con costi per il materiale didattico che continuano a lievitare, mettendo a serio rischio il diritto costituzionale allo studio”. A lanciare l’allarme sono Oliver Mollo, segretario metropolitano di Azione, ed Enrico Ditto, responsabile Lavoro e Formazione del partito in Campania, commentando i dati diffusi nelle scorse ore dalla Federconsumatori.

“I numeri di Federconsumatori sono impietosi e fotografano una realtà insostenibile”, esordisce Oliver Mollo. “Un corredo scolastico che costa in media 658,20 euro a studente, con un aumento del +1,7% sull’anno precedente, rappresenta una spesa proibitiva per troppi nuclei familiari, già stremati da inflazione e caro-vita. Se a questo aggiungiamo il costo dei libri, la spesa totale per uno studente che inizia le superiori può arrivare a superare i 1.400,00 euro. Parliamo di molto più di quello che gran parte dei cittadini campani percepisce per un mese di lavoro. È una cifra inaccettabile che trasforma l’istruzione in un lusso anziché in un diritto”.

“Questi rincari non sono solo numeri in una statistica, ma rappresentano la concreta difficoltà di migliaia di genitori”, gli fa eco Enrico Ditto. “La politica non può rimanere a guardare mentre si allargano le disuguaglianze e l’accesso al sapere diventa una questione di censo. Chiediamo un intervento immediato e strutturale: occorre potenziare i bonus per l’acquisto di libri e materiale scolastico, rendendoli più accessibili. Una soluzione tampone verso un futuro diverso, si spera meno ancorato al possesso materiale di un tomo scolastico. Il destino dei nostri giovani passa inevitabilmente per un’istruzione pubblica forte e realmente accessibile a tutti”.

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