Una pioggia di fuoco si è abbattuta su Kiev nella notte, lasciando dietro di sé un bilancio pesantissimo: almeno 16 morti, tra cui quattro bambini, e decine di feriti. A comunicarlo è stato Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare della capitale, mentre il sindaco Vitali Klitschko ha parlato di oltre cento strutture colpite, tra condomini, scuole e uffici. Colpita e gravemente danneggiata anche la sede del British Council, dove una guardia è rimasta ferita.
Un attacco senza precedenti – Le sirene hanno iniziato a suonare intorno alle 21.30, poi una lunga notte di esplosioni. Droni Shahed, missili da crociera e Kinzhal hanno attraversato i cieli ucraini colpendo almeno venti aree della città. Nel distretto di Darnytskyi è crollato un edificio di cinque piani, mentre uno di sedici ha subito danni strutturali. Colpite anche un’abitazione e un asilo. Incendi sono stati segnalati nei distretti di Dniprovskyi, Shevchenkivskyi, Solomyanskyi, Holosiivskyi, Obolonskyi e Desnianskyi. Secondo le forze armate ucraine, Mosca ha lanciato in totale 629 tra droni e missili: 598 i droni partiti, 31 i missili balistici. La contraerea ucraina è riuscita ad abbattere 563 droni e 26 missili.
Zelensky accusa: “Chi chiede il cessate il fuoco chiude gli occhi” – Su X, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco “massiccio” e ha sottolineato: “I russi non stanno scegliendo di porre fine alla guerra, ma solo di lanciare nuovi attacchi. È fondamentale che il mondo risponda con fermezza. La Russia deve subirne le conseguenze”. In un ulteriore post, Zelensky ha definito l’attacco “una risposta chiara a chi nel mondo spinge per il cessate il fuoco. La Russia sceglie i missili balistici invece del tavolo dei negoziati. Continua a uccidere e non teme le conseguenze”. Il presidente ucraino ha poi lanciato un appello diretto a Cina e Ungheria: “La morte di bambini dovrebbe suscitare emozioni più forti di qualsiasi calcolo geopolitico. Ci aspettiamo una reazione”.
Centinaia di soccorritori tra le macerie – Dopo le esplosioni, scattata l’emergenza: mobilitati circa 500 soccorritori e un migliaio di operatori. “In questo momento, i soccorritori lavorano tra le macerie di un normale edificio residenziale – ha scritto Zelensky – Potrebbero esserci ancora persone intrappolate”.
Mosca rivendica: “Colpiti obiettivi militari” – In una nota diffusa sui social, il ministero della Difesa russo ha affermato che i raid notturni avevano come obiettivo “imprese del complesso militare-industriale e basi aeree militari ucraine”. Tra gli armamenti impiegati, anche missili ipersonici.
La risposta ucraina: droni su raffinerie russe – Intanto Kiev ha lanciato un contrattacco colpendo due raffinerie nelle regioni russe di Krasnodar e Samara, provocando incendi e gravi danni. Secondo il ministero della Difesa russo, nella notte sono stati abbattuti 102 droni ucraini. I raid avrebbero ridotto la capacità produttiva delle raffinerie del 17 per cento, causando razionamenti e un’impennata dei prezzi del carburante in alcune regioni.