Sul tema della videosorveglianza e sullo sviluppo dei sistemi di rilevamento elettronico a Napoli sono state organizzate negli anni decine di conferenze stampa, oltre a numerosissime inaugurazioni di centrali operative con tanto di scherni ipertecnologici e occhi elettronici puntati sulla città. Eppure, considerata la cronica mancanza di uomini e mezzi nelle forze dell’ordine, uno sviluppo e una ramificazione di questo sistema appaiono fondamentali e necessari per assicurare sicurezza e controllo del territorio.
Sulla scorta di questa valutazione, “Aicast Imprese” ha sollecitato la Camera di Commercio di Napoli a farsi carico di un contributo per lo sviluppo di questi sistemi e il presidente Ciro Fiola ha accolto l’istanza: “Siamo pronti a finanziare l’incremento del servizio di videosorveglianza cittadina – ha spiegato – con l’acquisto di ulteriori telecamere o contribuendo al ripristino di quelle esistenti che, in alcuni casi, sono non funzionanti”. C’è anche un tema, ha aggiunto Fiola, legato all’esigenza di un upgrade tecnologico da non sottovalutare: in molte circostanze, infatti, gli occhi elettronici installati sono di vecchia generazione e non producono immagini ad alta definizione, rendendo addirittura vano il riconoscimento di targhe e volti. La Camera di Commercio di Napoli e provincia promuoverà, dunque, la creazione e la stipula di un protocollo d’intesa ad hoc con la Prefettura e la Questura per determinare insieme la natura dell’intervento.
Ma sul tema, nelle ultime ore, è intervenuto anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Antonio De Iesu, annunciando un protocollo in via di definizione tra Ministero dell’Interno e Regione da 15 milioni di euro, proprio per implementare le telecamere. “A Napoli – dice De Iesu – entro la fine dell’anno ne dovrebbero essere attivate altre 300, mentre in cantiere è un altro progetto per ulteriori 240 occhi elettronici”. Fondi Fsc che, se tutto procederà senza intoppi, saranno devoluti al capoluogo partenopeo per 6 milioni all’inizio del 2026. Napoli potrebbe così sfiorare 1.600 occhi elettronici. Di certo, entro fine anno, assicura De Jesu, saranno circa 1.300. IN ALTO IL VIDEO